La Detrazione interessi mutuo, percentuali e valori massimi detraibili dalla dichiarazione delle tasse.

La Detrazione interessi mutuo, percentuali e valori massimi detraibili dalla dichiarazione delle tasse.

27 Marzo 2015 1 Di Redazione

Le tasse sono sempre un momento difficile ogni anno, vediamo come portare in detrazione interessi mutuo e altro,
così possiamo farci rimborsare almeno le spese più grandi nella dichiarazione dei redditi!

detrazione interessi mutuo

Detrazione interessi mutuo, in cosa consiste.

La detrazione fiscale degli interessi passivi relativi alla concessione di un mutuo permette di ridurre l’Irpef dovuta alle imposte.
L’ammontare della riduzione varia tra quella concessa per l’acquisto di un mutuo relativo alla prima casa,
più alta rispetto a quella di un mutuo dedicato alla ristrutturazione casa.

Detrazione interessi mutuo acquisto prima casa

Relativamente al mutuo per l’acquisto della prima casa, la detrazione degli interessi passivi è uguale ad un importo pari al 19%.
L’onere deve essere relativo ad un mutuo ipotecario per l’acquisto di un immobile da utilizzare come prima casa,
ed è valido entro 12 mesi dall’acquisto di cui fa fede la data della stipula del rogito.

Per prima casa si intende l’abitazione principale dove è residente il contribuente il quale, come titolare del mutuo, ha diritto alla detrazione.
E’ da precisare che la Finanziaria del 2008 ha fissato che gli interessi passivi possono godere di una detrazione del 19%,
fino ad un massimo di 4000 euro e di conseguenza la riduzione massima applicabile è di 760 euro.

Laddove il mutuo sia intestato ad ambo i coniugi può godere per entrambi della detrazione fino ad un tetto di 3615,20€
chi dei due ha l’altro a carico rispettando però alcune condizioni.

Detrazione interessi mutuo ristrutturazione

I mutui contratti per ristrutturazione di un’abitazione principale, hanno la possibilità di godere della detrazione fiscale degli interessi passivo,
per un importo del 19% fino ad un tetto di 2582,28€.
Questo a condizione che i lavori di costruzione abbiano inizio nei sei mesi precedenti o nei 18 successivi alla data di stipula del mutuo,
e che l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro sei mesi dalla fine dei lavori.

In ambedue i casi l’istituto bancario erogante il mutuo rilascia a fine anno una dichiarazione da utilizzare in ambito fiscale,
dove riassume l’ammontare degli interessi passivi liquidati entro l’anno.

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