Tasse Casa Abolite, è davvero possibile? Chi usufruisce dell’abolizione?

Tasse Casa Abolite, è davvero possibile? Chi usufruisce dell’abolizione?

5 Ottobre 2016 0 Di Redazione

Tasse Casa Abolite? Sarà vero!?
I cambiamenti degli ultimi anni in fatto di tasse ed imposte, soprattutto quelle relative alla casa.
Hanno creato non poca confusione fra i contribuenti italiani. Nonostante questi relativamente recenti cambiamenti sembra che ce ne saranno altri in vista.
È infatti per via dell’applicazione della Legge di Stabilità 2016 che IMU e TASI verranno nuovamente modificate.

Tasse Casa Abolite

In questo articolo andremo a scoprire proprio quali sono queste novità.
C
apiremo se è vera la voce riguardante le tasse sulla casa abolite.
Vi anticipiamo che sì, è vera la notizia dell’abolizione di queste tasse sulla casa ma ci sono delle eccezioni da tenere in conto.

Tasse Casa Abolite  – IMU e TASI che sono?

Prima però ricordiamo cosa sono IMU e TASI.

L’IMU, ovvero Imposta Municipale Propria, è quella imposta applicata verso chi è in possesso di un’abitazione.
E’ stata creata in modo da accorpare sotto un’unica voce IRPEF, ICI e le addizionali in relazione al reddito fondiario.

La TASI invece, è la tassa sui servizi indivisibili. Ovvero quelli comuni rivolti a tutti gli abitanti di un determinato comune, che però non è da confondere con la TARI, che è la tassa sui rifiuti.

Con la Legge di Stabilità 2016 ciò che accadrà è semplicemente divisibile in 4 punti:
– Abolizione TASI
– Esenzione IMU
– Esenzione IMU su terreni agricoli
– Riduzione TASI su fabbricati invenduti

Tasse Casa Abolite – Chi è esonerato al pagamento

La TASI verrà abolita su quelle case considerate abitazioni principali.
La ‘prima casa’, purché non facciano parte delle categorie catastali di lusso.
Le categorie che quindi continueranno a pagare questa tassa sono quelle di tipo A/1, A/8 ed A/9.
Quelle rispettivamente di tipo signorile, ville e castelli e palazzi.
Non saranno soggetti a TASI anche gli inquilini di queste abitazioni principali, agli ex-coniugi separati ed ai soggetti appartenenti alle forze dell’ordine trasferiti per ragioni di servizio.
L’unica eccezione viene applicata in caso di locazioni a canone concordato. Dove anziché la totale abolizione viene applicata una riduzione del 25% sull’aliquota TASI.

Discorso simile a quello della TASI va applicato anche per l’IMU.
L’IMU infatti verrà pagata solo da chi possiede abitazioni principali appartenenti a categoria catastali di lusso.
E’ prevista una riduzione del 25% sull’aliquota per chi stipula un contratto di locazione a canone concordato.

Viene abrogata però quella disposizione con cui i comuni potevano disporre con delibera di assimilare alla prima casa unità immobiliari concesse in comodato a parenti di primo grado, quindi genitori e figli.
Queste unità immobiliari saranno infatti soggette ad aliquota ordinaria a meno che non rispetti le condizioni del nuovo comodato, in tal caso si avrà diritto ad una riduzione di ben il 50% sulla base imponibile.
Le condizioni necessarie a rispettare il comodato sono due: bisognerà registrare regolarmente il contratto e il comodante dovrà possedere un solo immobile in Italia dove non solo risiede anagraficamente ma dimora abitualmente.

Più semplici le novità riguardanti terreni agricoli e fabbricati invenduti di case costruttrici:
Chi possiede terreni agricoli vede confermata l’esenzione dell’IMU in comuni montani e parzialmente montani (se coltivatori diretti e IAP), e chi è coltivatore diretto o IAP sarà anch’esso introdotto alla nuova esenzione.
Per quanto riguarda i fabbricati invenduti, i loro proprietari vedranno ridotta al 1 per mille l’aliquota TASI, a meno che ovviamente non siano più in stato di vendita.
Il comune avrà diritto ad aumentare l’aliquota al 2.5 per mille o anche azzerarla.

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