Il coronavirus ha messo rapidamente in ginocchio la sanità e l’economia italiana, sono tanti i cittadini che si pongono diverse domande a tal proposito, e la più gettonata riguarda la data di arrivo della Cassa Integrazione di giugno.
Andiamo quindi a vedere insieme le ultime notizie arrivate dal mondo della politica.
Indice
Quando arrivano i pagamenti della Cassa Integrazione di giugno?
Fortunatamente lo Stato sta cercando di aiutare i cittadini in tutti i modi possibili, stavolta fornendo anche una risposta precisa ad una domanda su i pagamenti della cassa integrazione, che sta facendo preoccupare milioni e milioni di persone.
Stando alle dichiarazioni pubbliche rilasciate alla stampa dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, i pagamenti dovrebbero arrivare nel giro di una decina di giorni, direttamente versati sui conti bancari dei lavoratori.
La ministra prosegue dicendo che la cassa integrazione buona parte dei lavoratori è già stata pagata, e che secondo gli ultimi dati mancherebbero all’incirca 1 milione di cittadini.
L’INPS ha inoltre comunicato che di tutte le domande inviate, il 90% sono state accettate, e i beneficiari non devono fare altro che attendere ancora qualche giorno.
A cosa sono dovuti i ritardi di pagamento della Cassa Integrazione?
Viene spontaneo chiedersi a cosa siano dovuti tutti questi ritardi, che in una situazione di tale emergenza, che ha portato alla disoccupazione di migliaia di famiglie, sono davvero in grado di mettere in seria difficoltà.
La risposta a questa domanda, e sicuramente a tante altre, si nasconde dietro alla burocrazia, che nel nostro paese riesce ad infilarsi dappertutto.
É stata la stessa ministra Catalfo a confermare che con un sistema per i pagamenti della cassa integrazione meno farragginoso e più flessibile, sarebbe stato possibile accorciare notevolmente le tempistiche.
Concludendo
In conclusione possiamo finalmente rassicurare moltissimi lavoratori che sono in attesa da troppe settimane, ma che adesso stanno per ricevere finalmente l’aiuto meritato.
Speriamo anche che alla fine di questa grande emergenza venga approvata una riforma che possa permetterci di fronteggiare meglio situazioni future simili, evitando i ritardi su pagamenti della cassa integrazione che stiamo vivendo in questi giorni, senza lasciare nuovamente indietro milioni di cittadini che hanno sempre lavorato onestamente, e che sono stati costretti a fermarsi dal coronavirus.
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