Coronavirus: quali sono le attività a rischio

Coronavirus: quali sono le attività a rischio

4 Maggio 2020 0 Di Redazione

Da quando il Coronavirus si è sparso per tutto il mondo sono state davvero tante le conseguenze, si parte dalle più evidenti come i contagi e i decessi fino alle problematiche in un primo momento molto meno evidenti, uno dei gravi problemi che ci si trova a dover fronteggiare proprio in queste settimane è quello della crisi economica.

Coronavirus: quali sono le attività a rischioLa principale causa di tale crisi è stato il rischio di possibili contagi all’interno delle varie attività, le quali hanno dovuto chiudere per evitare la proliferazione degli infetti.
Purtroppo tra queste aziende che hanno chiuso i battenti alcune rischiano di non riaprire, ecco le principali attività a rischio.

Coronavirus: le principali attività a rischio

Ormai da settimane il virus Covid-19 si è diffuso in quasi tutto il mondo creando vari disagi alle nazioni, infatti queste ultime per evitarne la proliferazione hanno dovuto reagire attraverso il lockdown, tale operazione consiste nella momentanea chiusura totale delle attività ad eccezione dei beni di prima necessità quali farmacie e generi alimentari.

Tuttavia se da una parte vi sono le aziende pronte a riaprire con la fase 2 (il decreto prevede la riapertura di varie attività dal 4 Maggio), dall’altra vi sono tante altre imprese che rischiano di non poter più riaprire a causa di insufficienti fondi.

Nonostante il decreto del 4 Maggio preveda la riapertura di molte aziende, rimane presente la famosa distanza di sicurezza che impone uno spazio di almeno un metro tra una persona e l’altra.
Sicuramente saranno tante le attività a poter rispettare tale distanza ma per le piccole e medie imprese potrebbe costituire un grande problema.

Per tale ragione è d’obbligo che i famosi “luoghi di ritrovo” dove si era soliti passare le giornate in dolce compagnia debbano garantire queste norme e alcuni di questi potrebbero risentirne parecchio dal punto di vista economico.

Tra le principali attività a rischio vi sono quindi le piccole botteghe, i bar e i ristoranti i quali non possono garantire la distanza di sicurezza, per i gestori di quest’ultime l’unica soluzione potrebbe essere il servizio a domicilio.

Se da un lato non sarà possibile andare al bar per gustare un caffè con gli amici come prima, dall’altra vi saranno grossi problemi anche per le attività al chiuso come i principali cinema, è infatti molto rischioso rimanere nei luoghi chiusi e per le attività commerciali come questa potrebbe non esserci alcuna soluzione.

Infine tra le aziende più colpite vi saranno senza dubbio le località balneari le quali rischiano di non poter riaprire per l’estate 2020.

Estate da bloccare? Le eventuali conseguenze dovute alla possibile chiusura della stagione estiva

Se da una parte il Coronavirus viene lentamente sconfitto, dall’altra vi è la paura che possa ritornare e riportare nuovamente grandi conseguenze. Tutt’ora è parecchio incerta l’apertura della stagione estiva che generalmente iniziava i preparativi nei mesi di Aprile e Maggio.

Infatti la voglia di godersi quelle che un tempo erano le vacanze estive è ancora tanta, tuttavia bisogna continuare a prevenire la diffusione del virus e sarà dunque obbligatorio far rispettare tutte le distanze e i protocolli di sicurezza.

Purtroppo però far rispettare tali misure di prevenzione nelle località balneari potrebbe risultare parecchio difficile e si sta tutt’ora pensando alle soluzioni migliori, una delle ipotesi di cui più si è parlato è stata quella delle barriere in plexiglass: cioè l’inserimento di tali vetri in maniera che i lettini da spiaggia siano sufficientemente distanti tra loro.

Sicuramente le attività faranno tutto il possibile per riaprire tuttavia molte sono quelle a rischio, cominciando dai bar per terminare con le località balneari.
Rimangono quindi molti i dubbi per i proprietari di tali aziende che tutt’ora non sanno come effettuare l’eventuale riapertura del loro servizio, ma una cosa è sicura, la stagione estiva 2020 sarà decisamente diversa dalle precedenti.

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