Coronavirus: La quarantena è calcolata come ferie o malattia?

Coronavirus: La quarantena è calcolata come ferie o malattia?

30 Marzo 2020 0 Di Redazione

Cerchiamo di risolvere questo dubbio, ovvero se la quarantena da Coronavirus deve essere conteggiata come ferie o malattia.

Coronavirus: La quarantena è calcolata come ferie o malattia?

Cosa dice il Governo in merito a questa situazione

Dopo le tante polemiche nate su una tardiva azione per prevenire la diffusione del virus, i lavoratori che si trovano in quarantena si sono chiesti se questa particolare situazione deve essere considerata come ferie oppure come malattia.
Prima di analizzare questa situazione occorre prendere in considerazione quando un dipendente deve essere considerato in quarantena.
Qualora provenga da una zona dove vi è un focolaio e debba spostarsi in un altro Comune per motivi di lavoro, nel caso in cui è l’autorità sanitaria a impedirgli lo spostamento oppure se dovesse avere i sintomi della patologia oppure essere entrato a contatto con una persona che soffre di tale disturbo, il dipendente deve considerarsi in quarantena per motivi seri.

Pertanto in questo caso si parla di ferie o malattia.

Se invece il dipendente si isola autonomamente senza che vi siano motivazioni serie, ma solo per puro timore di essere contagiato, il concetto di quarantena decade e pertanto il dipendente rischia di fronteggiare una serie di potenziali situazioni negative, quali lettere di contestazione e ripercussioni sulla sua carriera lavorativa.

La quarantena è ferie oppure malattia

In un primo momento il Governo ha suggerito alle imprese di far defluire permessi, ferie e congedo come motivo che giustifica l’assenza lavorativa e l’impossibilità di praticare il lavoro da remoto dall’abitazione dello stesso dipendente.
Questa scelta, da parte del Governo, ha suscitato non poche proteste da parte dei lavoratori stessi.
Ciò in quanto, così facendo, il concetto di ferie viene totalmente stravolto: è il legislatore a stabilire che le ferie sono un periodo di riposo che permettono di recuperare quei rapporti sociali che il lavoratore ha momentaneamente accantonato in favore della carriera lavorativa e mansioni che riguardano tale ambito.
Riguardo alle norme che regolano le ferie e le ferie obbligate dall’azienda ne parliamo più approfonditamente nell’articolo che riguarda le Ferie Forzate.

Proprio per questo motivo, nel nuovo Decreto Cura Italia pubblicato il 17 marzo 2020 nella Gazzetta Ufficiale, la quarantena ha subito una modifica sostanziale nel suo concetto base.

Pertanto la quarantena, specialmente se il dipendente privato si trova a dover fronteggiare la patologia, deve essere etichettata come malattia e non come ferie.

L’alternativa alla malattia come giustificazione della quarantena

Per evitare che i dipendenti vengano messi in cassa integrazione a causa della momentanea chiusura dell’impresa, il Governo ha voluto specificare che alcune attività possono essere svolte nella modalità smart working, ovvero lavorare da casa.
In tale circostanza il lavoratore, sia che si trovi in quarantena autonoma giustificata che abbia altre problematiche legate al Coronavirus che gli impediscono di recarsi presso l’impresa e prestare le diverse ore di servizio quotidiane, può svolgere i suoi compiti direttamente da casa.
Questo grazie alla realizzazione di piattaforme online, il noleggio dei sistemi informatici utili per svolgere il lavoro e altre soluzioni che permettono al dipendente di essere operativo.
In tutti questi casi, qualora il dipendente possa lavorare da casa, la quarantena non viene conteggiata come ferie o malattia, dato che il lavoratore stesso è operativo per la sua impresa.

Riassumendo

Pertanto, ricapitolando, la quarantena è da considerarsi malattia quando il lavoratore si isola volutamente con motivazioni certificate oppure quando è stato contagiato, mentre nel caso di smart working il lavoratore sta prestando le ore di servizio per la sua impresa.
Nei casi ingiustificati, il lavoratore effettua assenze immotivate che possono avere delle ripercussioni negative sulla sua situazione lavorativa.

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