Come funziona l’inflazione e come incide sulla vita quotidiana

Come funziona l’inflazione e come incide sulla vita quotidiana

6 Giugno 2023 0 Di Redazione

Dopo tutto quel che è successo nell’ultimo anno e mezzo volevo fare un articolo che spiegasse a che punto siamo con l’economia Italiana e quale sono i futuri che ci aspettano, così da capire come è meglio risparmiare e dove invece andremo a spendere di più.
Ho scoperto presto che un articolo solo non basta, ma soprattutto che per prima cosa bisogna parlare di alcuni fatti e concetti di base per capire cosa sta accadendo, così da avere ben chiaro cosa dovremo affrontare.
Iniziamo subito con una cosa che ci colpisce tutti indistintamente: vediamo l’inflazione come funziona e come incide sulla vita di tutti i giorni.

Come funziona l’inflazione

Ecco una introduzione su che vuol dire e come funziona l’inflazione, perché esiste l’inflazione nel mondo, quali sono le cause dell’inflazione e che dobbiamo aspettarci per il nostro futuro.

La parola inflazione

Prima di spiegare come funziona l’inflazione vediamo cosa significa la parola inflazione:

Inflazione è un termine che deriva dalla parola latino “inflatio“, che significa “gonfiare“.

Per uno strano caso della storia è arrivata anche all’inglese moderno praticamente senza cambiare, visto che “gonfiare” in inglese si dice “inflate“.

In economia l’inflazione in pratica “gonfia” i prezzi.
Quando si parla di inflazione ci si riferisce all’aumento generalizzato e continuativo dei prezzi, dei beni come pane e pasta, o dei servizi come assicurazioni e mutui, in un determinato periodo di tempo.

Perché esiste l’inflazione?

La prima domanda che viene in mente quando ci domandiamo come funziona l’inflazione è: Ma perché esiste l’inflazione e quali sono le sue cause? E soprattutto, come influisce sulla nostra vita quotidiana?

Per comprendere meglio l’inflazione, è necessario fare un passo indietro e analizzare il concetto di moneta.
La moneta, l’abbiamo studiato alle elementari, è stata inventata come strumento di scambio e permette di acquistare le cose che ci servono o ci piacciono.

Il problema è che il valore della moneta non è costante nel tempo, se sono un panettiere ed il mio fornitore non ha più farina da vendermi al solito prezzo sarò costretto a comprarla da un altro ma con costi di trasporto più alti.
Questo mi porterà a vendere 1kg di pane invece che ai soliti 3€ ad un prezzo più alto, ad esempio 4€, quindi con un aumento del 30%.

Questo è in parole povere quello che succede quando sentiamo al TG che il potere d’acquisto del denaro tende a diminuire.

Gli aumenti dei prezzi, e quindi la diminuzione del potere d’acquisto, avviene per mille motivi e quasi tutti collegati tra loro, materie prime con prezzi più alti, costi di trasporto più alti, costi di immagazzinamento più alti, costi di vendita all’ingrosso più alti e di conseguenza costi di vendita al dettaglio più alti.
In altre parole i beni e servizi aumentano sempre di prezzo nel tempo, in momenti di economia positiva aumentano perché migliorano i prodotti, e di conseguenza quello che possiamo acquistare con una certa somma di denaro si riduce.
Pensate ai costi delle automobili negli ultimi 10 anni: sono aumentati più che altro perché sono aumentati i gadget e gli optional nelle automobili, non perché è aumentato il costo dell’acciaio o dell’alluminio. Costano di più perché sono prodotti migliori.
Bisogna tenerlo in mente per capire come funziona l’inflazione.

Le cause dell’inflazione

Per spiegare come funziona l’inflazione bisogna parlare delle sue cause.
Le cause dell’inflazione possono essere molteplici e spesso si intrecciano tra loro. Tra le principali, troviamo l’aumento della domanda di beni e servizi rispetto all’offerta, la crescita dei costi di produzione, ad esempio dovuta come nel periodo corrente alla difficoltà di reperire le materie prime, ed infine l’espansione della massa monetaria. Quest’ultimo fattore è particolarmente rilevante, poiché un eccesso di moneta in circolazione può generare un aumento dei prezzi, poiché le persone hanno più denaro da spendere e quindi la domanda di beni e servizi aumenta.

L’inflazione può essere misurata attraverso diversi indici, tra cui l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC), che tiene conto dell’andamento dei prezzi dei beni e servizi acquistati dalle famiglie. L’IPC è uno strumento fondamentale per valutare l’inflazione e le sue conseguenze sull’economia e sui cittadini.

Ma quali sono gli effetti dell’inflazione sulla nostra vita quotidiana?

Abbiamo fatto un passo avanti per capire come funziona l’inflazione, vediamo brevemente come è legata ai nostri portafogli.

Innanzitutto, l’inflazione incide sul potere d’acquisto dei consumatori, rendendo più difficile l’acquisto di beni e servizi.
In parole povere i beni o i servizi costano ogni mese un po’ di più ed è quindi più difficile acquistarli.
Questo può portare a una riduzione del consumo, ossia delle cose che vengono acquistate e se diminuiscono gli acquisti diminuisce la produzione. Questa cosa ce la dicono al TV di solito con la frase “c’è una diminuzione della domanda di beni e servizi“.

Per i beni da acquistare è facile capire l’aumento dei prezzi ma l’inflazione può influire anche sul tasso di interesse, o quello che chiamano il costo del denaro, rendendo più oneroso l’accesso al credito per le famiglie e le imprese.
In pratica quando chiediamo un prestito servono più soldi per estinguerlo.

L’inflazione e i risparmi

Un altro aspetto importante per capire come funziona l’inflazione riguarda il risparmio.
Con l’aumento dell’inflazione, il valore reale dei risparmi diminuisce, poiché il potere d’acquisto del denaro si riduce nel tempo, e i risparmi, se la facciamo semplice, è l’acquisto di beni che aumentano di valore nel tempo, anche se raramente più dell’inflazione.

Questo può spingere i risparmiatori a cercare investimenti più redditizi, come ad esempio l’acquisto di azioni o obbligazioni, al fine di preservare il valore del proprio capitale dall’aumento dell’inflazione.

Come funziona l'inflazione

La gestione dell’inflazione

Se abbiamo capito come funziona l’inflazione ora dobbiamo comprendere che l’inflazione non è sempre negativa.
Un certo livello di inflazione è considerato normale e necessario per il funzionamento dell’economia.

Un’inflazione moderata può stimolare la domanda di beni e servizi, favorire gli investimenti e incentivare la crescita economica.
Il motivo è molto semplice, una inflazione che si attesta al 2% o al 3% permette di cercare nuovi modi o modi più efficienti di produrre i beni di consumo e di conseguenza di trovare sistemi migliori di risparmiare.
Per questo motivo un’inflazione troppo elevata o troppo bassa ha effetti negativi sull’economia e sulla società.

Per questo motivo, le banche centrali, come la Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea, hanno il compito di monitorare e controllare l’inflazione attraverso la politica monetaria.

L’obiettivo è mantenere l’inflazione entro limiti stabiliti, in modo da garantire la stabilità dei prezzi e sostenere la crescita economica.
E questo lo fanno alzando i tassi di interesse dei prestiti e dei mutui, se il costo del denaro aumenta le aziende non prendono prestiti per investire, e le persone non possono acquistare beni o prendere mutui.

In pratica si tenta di frenare l’economia nazionale, dando la possibilità di acquisto di beni e servizi solo a quelle persone o aziende che migliorano direttamente o indirettamente l’economia nazionale.

Come funziona l’inflazione: cosa ci aspetta

In conclusione, ora abbiamo visto come funziona l’inflazione, e soprattutto che è un fenomeno economico complesso che incide sulla vita quotidiana di tutti noi.
Comprendere le cause e gli effetti dell’inflazione è fondamentale per prendere decisioni informate in materia di consumo, risparmio e investimenti, e per contribuire a un’economia sostenibile e inclusiva.

Durante la pandemia abbiamo vissuto quasi un azzeramento dei tassi d’interesse per supportare le aziende e le famiglie dagli aumenti, e avendo capito come funziona l’inflazione ha avuto la conseguenza di un abbassamento molto forte dell’inflazione.
Ma questi tassi alla fine della pandemia sono stati rialzati per riportare l’inflazione ad un valore economicamente più sopportabile.

Se abbiamo capito come funziona l’inflazione siamo d’accordo col dire che è stata una scelta ragionevole, ma subito dopo è arrivata l’invasione Russa all’Ucraina, cosa che ha reso difficile il recupero di gas e petrolio ma anche le materie prime come cereali e grano, e materie prime come ferro e acciaio.
Questo ha avuto come conseguenza il vedere aumentare i prezzi su livelli che mai erano stati raggiunti negli ultimi 30 anni, e bloccando di fatto la produzione di una vasta quantità di beni di consumo.

Dopo un anno e mezzo possiamo vedere che le mosse economiche del governo Italiano fatte nel primo anno di guerra hanno risolto molti dei problemi del paese, e dopo questo tempo abbiamo constatato che i prezzi delle materie prime si sono abbassati quasi al periodo prebellico, ma la difficoltà di produzione rimane, e con essa rimane alta l’inflazione.

Aggiornamento: Il commento di Draghi sul futuro dell’economia Europea in questa situazione bellica, fonte Adnkronos: “Russia va sconfitta o Europa sarà demolita”.

 

L’inflazione nel prossimo anno

Se abbiamo capito una cosa su come funziona l’inflazione è che quando la produzione non ha costi fissi nel tempo avremo una diretta conseguenza sull’inflazione che tenderà a valori sempre più alti, e la situazione geopolitica che coinvolge l’Italia e l’Europa non permette di fare gli aggiustamenti ai tassi che si potrebbero fare se non ci fosse la guerra.

Questo rende impossibile fare investimenti strutturali, quindi avremo un’inflazione altalenante tra valori medi e alti finché la guerra non finisce, possibilmente con il successo dell’Ucraina che permetterebbe di riavere prodotti e materie prime ai prezzi prebellici e quindi un abbassamento dei prezzi dei beni di consumo.

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