Calcolo rata prestito con ammortamento alla francese

Calcolo rata prestito con ammortamento alla francese

21 Dicembre 2019 0 Di Redazione

Chi si appresta a chiedere un prestito ad un istituto di credito solitamente non ha la minima idea di come siano calcolati le rate e gli interessi di un determinato finanziamento.
Sapere come il creditore ragiona per ridurre il rischio di non ricevere più l’importo prestato, aiuta a capire meglio le logiche di come vengono calcolate le tasse e come ne scaturisce il relativo piano di ammortamento.
Vediamo nel dettaglio qual è il metodo di ammortamento attuato dalla maggior parte delle banche per l’erogazione dei prestiti e come viene calcolata la rata da pagare: l’ammortamento alla francese.

ammortamento alla francese

Ammortamento alla francese

Innanzitutto c’è da precisare che ormai tutte le banche adottano la tipologia di ammortamento a rate costanti, comunemente conosciuto anche come ‘ammortamento alla francese’. Esso consiste nel decidere a priori quale sia la rata fissa da pagare, che è composta da un valore di capitale ed uno di interessi (entrambi progressivi nella durata del prestito), la cui somma dovrà portare sempre ad un valore constante, che andrà a definire la cifra della rata del prestito.

Nel dettaglio, la quota capitale della rata all’inizio sarà di un valore basso, e ad ogni rata aumenterà progressivamente. Viceversa la quota del tasso di una rata parte da un valore alto, e scende gradualmente nelle rate successive.

Questo piano di ammortamento permette quindi alla banca di ricevere prima la maggior parte delle tasse e man mano che si avanza nel pagamento delle rate, sempre più capitale. Cosi facendo il creditore si assicura di ricevere prima la maggior parte dell’interesse imposto sul prestito e successivamente la somma effettivamente prestata.

Vantaggi e svantaggi

L’ammortamento alla francese è piuttosto vantaggioso per i clienti che chiedono un prestito. Il fatto che la rata sia di cifra costante e fissata sin dall’inizio del finanziamento permette a chi ne beneficerà di conoscere immediatamente l’importo totale da restituire e programmare al meglio la gestione del debito da pagare.

Tuttavia la modalità che prevede che la rata non sia sempre una cifra calcolata equamente tra capitale ed interessi, ma che i tassi siano pagati in valore maggiore nelle prime rate, non offre al debitore, la possibilità di trarre un vantaggio su un’eventuale estinzione anticipata.

Infatti se la maggior parte degli interessi viene pagato subito e per l’estinzione del prestito prima della scadenza è prevista una penale, nella maggior parte dei casi non converrà mai al cliente, in termini economici, attuare questa operazione.

Calcolo rata prestito

Il calcolo della rata di un prestito è piuttosto complicato, perchè nel risultato da ottenere si deve tener conto dei seguenti requisiti:

  • la rata deve essere costante;
  • la rata deve essere composta da capitale ed interessi;
  • la quota capitale alla prima rata deve essere bassa e aumentare progressivamente
  • la quota di interessi alla prima rata deve essere alta e diminuire progressivamente

Considerando i seguenti dati:

R = importo rata
C = importo richiesto
T = percentuale tasso / numero di rate annue
N = numero totali rate di tutto il prestito

La formula per il calcolo della rata è: R = C x ((T) x (1+T)^N) / (((1+T)^N)-1)

Come si può ben intuire, il calcolo del valore della rata da pagare è piuttosto complesso.
Per questo spesso ci si affida a dei siti web come calcolareprestito.com che, per mezzo della compilazione di un form e dei dati richiesti di importo prestito e tasso, fornisce automaticamente qual è la somma della rata da pagare e qual è il relativo piano di ammortamento, mostrando la differenziazione tra interessi e capitale per ogni rata da pagare.

Importo massimo prestito

Chiunque abbia la necessità di chiedere un prestito dovrebbe capire qual è l’importo massimo che potrà ricevere. Ma qual è la cifra massima che un soggetto può ottenere come finanziamento. E’ ovvio che è piuttosto complicato dare una risposta generica che valga per tutti: infatti una banca valuta da caso a caso, prendendo in considerazione diversi fattori.

Una delle principali caratteristiche che un istituto di credito tiene in considerazione è il reddito: infatti un soggetto che dispone di una buona posizione lavorativa e costante nel tempo (ad esempio un contratto a tempo indeterminato) avrà sicuramente una maggiore probabilità di ottenere un buon prestito.

In tal caso, per calcolare un importo massimo da prestare, la banca considera che la rata massima mensile si debba aggirare attorno al massimo al 20% dello stipendio (non a caso esiste proprio il prestito in cessione del quinto) poiché con una rata più grande il soggetto potrebbe avere qualche problema. Esiste comunque una possibilità di ottenere un prestito di un valore più elevato, che è quella di avere un garante.

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