Prestiti. Tutti gli step per scegliere quello giusto

Prestiti. Tutti gli step per scegliere quello giusto

6 Maggio 2016 0 Di Redazione

tutti-gli-step-per-scegliere-quello-giustoOggi daremo qualche indicazione su quali sono gli step per scegliere il prestito migliore in base alle proprie esigenze. Valuteremo quindi alcuni passi per decidere quale prestito meglio si adatta al nostro profilo creditizio, senza mai perdere di vista la convenienza finanziaria. Ogni prestito infatti ha un costo che viene indicato da alcuni parametri, a parità di somma richiesta in prestito, questi parametri cambiano la somma che alla fine restituiremo alla finanziaria o alla banca.

Innanzitutto bisogna fare una distinzione fondamentale, un prestito può essere finalizzato oppure no. Un prestito finalizzato è ad esempio quello che si fa per l’acquisto di un bene direttamente al punto vendita, di solito hanno un iter di controllo più breve e vengono erogati con più semplicità (richiedono meno documentazione e vengono erogati spesso nell’arco della stessa giornata) la somma viene accreditata direttamente all’esercente che eroga il bene ed all’utente non resta che pagare le rate.

In questo caso le possibilità di scelta per l’utente sono minime, spesso infatti ogni esercizio ha un accordo unilaterale con delle società finanziare. Tuttavia a meno che non si tratti di una spesa imprevista o urgente si può procedere anche in questo caso ad una valutazione dei vari istituti di credito e richiedere un prestito personale, la somma vi verrà accreditata direttamente e potrete procedere all’acquisto del vostro bene direttamente in contanti. Nel momento in cui decideremo di prendere un prestito personale e quindi iniziare a capire quale prestito è il migliore per noi dobbiamo capire quali sono i parametri che definiscono un prestito, quanto incidono sulla somma che andremo a restituire.

  • Il TAN

    Il primo parametro da prendere in considerazione ed incide per la maggior parte sul costo di un prestito è il TAN. Il Tasso Annuo Nominale, indica gli interessi a cui la somma di denaro presa in prestito andrà incontro, in linea di principio più è basso il TAN migliori saranno le condizioni del prestito, un modo per farsi un’idea di quali siano i Tassi offerti dalle varie banche e istituti di credito è fare delle ricerche su google e ricorrere ad uno dei molti siti comparatori che troviamo online. Dal TAN sono escluse le spese accessorie al prestito. Queste vengono di solite incluse nella somma prestata e restituite insieme al resto del prestito.

  • Le spese accessorie

    Il secondo parametro da valutare saranno le spese accessorie. Questo sono un insieme di costi che ci vengono addebitati per il servizio che ci viene fornito. di solito sono:
    Le spese di istruttoria pratica
    Le spese di gestione ed incasso della rata
    L’imposta pagata sul contratto
    Le spese per la chiusura della pratica
    Inoltre possono essere presenti i costi per le comunicazioni periodiche fatte dalla società finanziaria come ad esempio il prospetto annuale con il riepilogo delle rate versate, eventuali bollettini supplementari per ritardi sul pagamento delle rate. Se presente e sottoscritta c’è il costo dell’assicurazione che viene usata a garanzia per il prestito e copre di solito malattie, perdita del posto di lavoro e decesso, coprendo così in parte o in toto la rimanenza del prestito.

    Qui dobbiamo aggiungere alcuni informazioni. Oltre al TAN viene di solito fornito anche il TAEG. Il TAEG o Tasso Annuo Effettivo Globale rappresenta il tasso vero a cui viene erogato il prestito quando vi sono incluse le spese accessorie. Infatti tali spese rappresentano una sorta di aggiunta sugli interessi che pagheremo per cui esse influenzano il tasso di interesse reale a cui viene erogato il prestito. Un esempio renderà molto più chiare le cose.

    Per un prestito di 200 € con un TAN del 6,39 % si dovranno restituire 212,78 € a queste si aggiungano ad esempio 10 € di spese accessorie e l’ammontare da restituire diventa 222,78 €.
    Appare evidente da questo semplice esempio che il tasso effettivo reale è più alto di 6,39 % perché a fronte della somma presa in prestito di 200 € pagheremo un po di più rispetto al semplice Tasso Annuo Nominale.
    Nell’esempio che abbiamo appena fatto il TAEG sarà del 6,69 %.
    E’ ovvio a questo punto che a parità di Somma erogata e TAN bisogna valutare con attenzione il TAEG e/o le spese accessorie perché saranno proprio questi due parametri a determinare la somma effettiva che dovremo restituire.

  • L’assicurazione

    Merita una spiegazione a parte anche se di solito viene inclusa nelle spese accessorie. Tale voce può essere una garanzia in più per noi, ma incide a volte anche in maniera considerevole sul costo del prestito, inoltre non sempre è obbligatoria.
    Qui la scelta si fa del tutto personale, se da un lato abbiamo maggiori garanzie nel caso in cui per qualche motivo ci trovassimo nella situazione di non poter pagare, dall’altro l’incidenza sulla rata è consistente e può arrivare ad aggiungere anche un 6% sul tasso di interesse.
    Un caso in cui sicuramente è obbligatoria è nel prestito con cessione del quinto.

  • Il garante

    Se i prestiti finalizzati vengono erogati più semplicemente, si possono incontrare delle difficoltà nel caso di prestiti personali specialmente per prestiti consistenti. In alcuni casi si può indicare un garante che interviene nel pagare le rate nel caso in cui per un qualunque motivo noi ci trovassimo in difficoltà.
    Non sempre è richiesto ma è comunque una indicazione della capacità di affrontare eventuali situazioni di difficoltà in più ed è sempre benvista da Banche ed Istituti di Credito.
    Quando parliamo di maggiore semplicità, questo non significa che non vengano richiesti documenti o garanzie, significa solo che i controlli e le garanzie sono minori rispetto all’erogazione di un prestito non finalizzato.
    Inoltre tali semplificazioni vengono meno quando si richiede comunque una somma importante come nel caso di prestito finalizzato all’acquisto di un auto.

  • La rata

    Un altro fattore importante da valutare è la rata. Alla sottoscrizione noi ci impegniamo a versare una somma di denaro ogni mese, questa somma contribuisce ad estinguere il debito contratto.
    Viene considerata sostenibile una rata che non superi il 30% del nostro reddito mensile. Per cui se abbiamo un reddito mensile medio di 1000 € l’istituto finanziario considererà sostenibile una rata massima di 300 € mensili.
    Posto questo come unico parametro fisso l’unica scelta che abbiamo se la rata del nostro piano di rientro supera la nostra somma mensile disponibile è quella di allungare i tempi di restituzione in modo da abbassare il nostro impegno mensile.
    Se per restituire il mio prestito devo pagare 300 € al mese per due anni, raddoppiare il tempo non significa dimezzare la rata, perché ovviamente gli interessi aumentano anche in proporzione al tempo in più che richiederò per pagare una rata più bassa.
    In questo caso ovviamente la soluzione rimane comunque personale. Preferite fare qualche sacrificio in più e ripagare il prestito in tempi più brevi oppure allungare l’impegno pagando qualcosa in più ma essere più tranquilli nell’affrontare eventuali imprevisti.

La scelta a voi ora!

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