Accordo Pagamento Rateale TFR

Accordo Pagamento Rateale TFR

3 Agosto 2016 0 Di Redazione

Accordo Pagamento Rateale TFR è una soluzione per ottenere con rapidità ciò spetta ad ogni lavoratore.
Purtroppo in tempo di crisi bisogna trovare una soluzione che mitighi le necessità di entrambe le parti.
Venendo così incontro ad entrambe le situazione accontentando le parti in modo equo.

Accordo Pagamento Rateale TFROgni dipendente al momento della cessazione del contratto di lavoro in precedenza stipulato, ha diritto al TFR.
Cioè trattamento di fine rapporto, ma meglio conosciuto come liquidazione o buonuscita.

Nei nuovi contratti stipulati dal marzo 2015 c’è la possibilità di richiedere il pagamento del trattamento di fine rapporto insieme allo stipendio.
Suddiviso in rete mensili erogato sempre in busta paga, questo solo per conoscenza per tenerne conto nel prossimo contratto.
La normativa di riferimento è l’Art. 2120 del codice civile e stabilisce che ad ogni cessazione del rapporto di lavoro il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto, ma non legifera sul termine del pagamento.

Il TFR solitamente viene liquidato entro 60 giorni dalla cessazione del lavoro dipendente.
Ovviamente questo avviene se l’azienda è sana ed ha la liquidità immediata per far fronte al pagamento al momento giusto.
Ultimamente però, visto il lungo periodo di crisi lavorativa che sta affrontando l’Italia anche le aziende stanno avendo delle difficoltà ad erogare il TFR ai propri dipendenti.
Stanno affrontando il problema erogando il dovuto con dei pagamenti a rate, purtroppo la crisi ha creato un problema di liquidità nelle aziende e anche allo stato in realtà.

Accordo Pagamento Rateale TFR – Pagamento rateizzato, come si fa

Bisogna redigere un accordo per la reatizazione del TFR che consiste in un accordo tra le parti.
Dove viene stabilito il numero delle rate, la data entro la quale debbono essere pagate nel mese, soprattutto deve essere concordato insieme ed accettato da entrambe le parti in questione.
Inoltre va menzionato anche il calcolo degli interessi da applicare per la rivalutazione del capitale maturato.

Accordo Pagamento Rateale TFR

Spieghiamo in breve come si calcolano gli interessi:
Il calcolo gli interessi va fatto sull’ammontare del TFR, che si calcola così: dividete la retribuzione lorda annua per il coefficiente 13,5.

Da tale importo sottrarre lo 0,5%, importo trattenuto automaticamente dall’INPS per contributo previdenziale.

Volendo potreste calcolarlo anche in quest’altro modo:
Calcolate la vostra retribuzione lorda annua,
calcolate il 6,91% di tale importo,
scegliete voi quella più comoda a voi.

Alla fine di ogni anno maturato di lavoro, che capita il 31/12 bisognerà calcolare la rivalutazione del capitale.
Si ottiene ricavando il lordo annuo del TFR moltiplicandolo per 0,75 del tasso di inflazione dichiarato dall’ISTAT.
Incrementando l’importo ottenuto di 1,5%.

Tutti questi calvoli vanno effettuati per ogni anno di lavoro, dopo di che la somma dei singoli anni darà l’importo che corrisponde al vostro ammontare complessivo del TFR.

Ricavato il TFR è possibile effettuare il calcolo degli interessi che vi spettano.

La formula da applicare è: I = M x K x T/365

I= quota di interesse
M= TFR (ottenuto dal calcolo spiegato)
K= Tasso interesse legale stabilito periodicamente
T= Tempo, numero di giorni di ritardo del pagamento.

Il risultato ottenuto va sommato al TFR di base, così otterrete la somma che dovrete effettivamente ricevere.

Invece se rientrate nella fattispecie dei dipendenti statali, è stata erogata una Legge, n. 122/2010, che ha apportato delle novità per la liquidazione degli statali.

Dice che il TFR deve essere corrisposto entro 105 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Nel caso in cui si è raggiunto il limiti di età e di servizio, oppure nel caso di inabilità ed eventuale decesso.

Invece per le altre eventualità il termine di pagamento è stato stabilito a 270 giorni.

Indipendentemente dal caso il TFR verrà erogato in “rate”, suddivise proporzionalmente all’importo complessivo da erogare.

Comunque vi suggeriamo di redigere l’accordo per avere una maggiore tutela con Legale.
Oppure con l’assistenza di un’organizzazione sindacale per cercare di ottenere un accordo migliore e maggiormente tutelato.

Condividi subito