TFR è l’acronimo del Trattamento di Fine Rapporto, e corrisponde alla prestazione economica che ha accantonato il lavoratore che ha sottoscritto un contratto da dipendente subordinato al momento della cessazione del rapporto di lavoro con il suo datore.
Deve essere pagato dal datore di lavoro qualsiasi sia il motivo della cessazione del rapporto, che sia per licenziamento, per dimissioni volontarie, o per pensione.
Il TFR è quello che viene anche chiamato compenso con corresponsione differita, ossia che non viene pagato in maniera regolare, come invece lo è lo stipendio.
Infatti il TFR è pagato al momento della cessazione del rapporto di lavoro tra il dipendente e il datore di lavoro, per cui una sola volta nella storia lavorativa tra il dipendente e l’azienda per cui lavora.
Per sapere a quanto ammonta il TFR si fa un calcolo abbastanza semplice.
Semplificando un po’ si può sapere a quanto ammonta il TFR basta sommare ogni retribuzione annua e dividerla per 13,5.
Il risultato va poi “aggiustato” calcolando l’indice di rivalutazione annua.
Se ti interessa puoi passare direttamente a come si calcola il TFR, dove viene spiegato passo per passo ogni calcolo che bisogna fare per sapere a quanto ammonta il Trattamento di Fine Rapporto dal momento dell’assunzione ad oggi.
In caso di serie necessità si può fare una richiesta di un anticipo di pagamento del TFR maturato fino al momento della richiesta. La somma richiesta non può comunque superare il 70% o il 75% del totale versato a seconda di come il dipendente ha deciso di accantonare il suo TFR.
I lavoratori dipendenti nel privato, al momento del licenziamento o della pensione, hanno diritto al TFR. una buonuscita accantonata dal datore di lavoro, i dipendenti pubblici e statali hanno diritto al TFS o Trattamento di Fine Servizio. Scopriamo le differenze.
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Cos’è l’Accordo per il Pagamento Rateale del TFR? Te lo hanno proposto ma non sai come si fa e in che cosa consiste e soprattutto a chi può essere fatto? Scopri di più su #GniusEconomia #TFR #RateTFR