Tasse Titolari Partita IVA. Tutte le Novità e la Guida al Pagamento.

Tasse Titolari Partita IVA. Tutte le Novità e la Guida al Pagamento.

12 Dicembre 2014 0 Di Redazione

Una veloce guida per le Tasse titolari Partita IVA. Vediamo le novità fiscali di quest’anno per i possessori di Partita IVA.
La legge di Stabilità ha modificato diverse cose, tra cui il regime dei minimi.
Vediamo quanto ci tocca pagare quest’anno!
Tasse titolari Partita IVA

Recenti modifiche normative hanno introdotto delle novità fiscali per i titolari di Partita IVA.
Tali interventi legislativi ineriscono sia le modalità di determinazione sia il pagamento delle imposte; mentre i primi opereranno solo a decorrere dal 2015, per i secondi l’entrata in vigore è già avvenuta dal 1° ottobre dell’anno in corso.

Tasse titolari Partita IVA. Il nuovo regime dei minimi 2015

L’art. 9 della Legge di Stabilità 2015 ha modificato il “regime dei minimi” un sistema opzionale per la determinazione delle tasse titolari Partita IVA.
Il modo di calcolo delle tasse Partita IVA contribuenti minimi è alternativo e si applica sia ai lavoratori autonomi o imprenditori.
L’importante è che siano sempre titolari di Partita IVA.

Rispetto al vecchio regime dei minimi, quello che opererà a decorrere dal 2015 prevede un’estensione dei contribuenti che vi potranno aderire.
La buona notizia è che non c’è più la soglia massima d’età dei 35 anni.

Un ampliamento della durata temporale del regime opzionale, conseguente all’abrogazione del limite di operatività dei 5 anni.
Un innalzamento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva, che passa dal 5% al 15%.

Nuove esenzioni totali dall’IVA, ad esclusione di poche e specifiche operazioni e sgravi contributivi, che non interessano i liberi professionisti, ottenuti con la rimozione dell’obbligo del versamento contributivo su un minimale di reddito.
Una rivisitazione delle soglie massime di fatturato annuo e della determinazione del reddito imponibile.

Per accedere a tale sistema fiscale opzionale, è necessario mantenere le spese per il personale e quelle sui beni strumentali,
rispettivamente al di sotto delle soglie minime di 5 mila e 20 mila euro annui.

Occorre rispettare anche dei limiti di ricavi d’esercizio, che vanno da 15 mila a 40 mila euro.
Sono individuati per ogni singola categoria di attività in base ai codici “ATECO”.

La determinazione del reddito imponibile, sul quale applicare l’imposta sostitutiva di IVA, IRAP, IRPEF e relative addizionali del 15%, non avviene più come differenza tra costi e ricavi.
Si ottiene moltiplicando il fatturato annuo, al netto dei soli oneri contributivi, per dei coefficienti, individuati per ogni codice d’attività “ATECO”.
I coefficienti sono  elencati all’Allegato 4 della Legge di Stabilità 2015.

Novità sul pagamento delle imposte: presentazione del modello F24 con saldo a zero

L’art. 11, co. 2 del D.L. 66/2014 convertito nella Legge 89/2014 ha introdotto, anche per i titolari di Partita IVA, un ulteriore vincolo operativo sulle modalità di presentazione del modello F24.
Tali novità, che sono entrate in vigore il 1° ottobre 2014 c’è l’obbligo di utilizzare esclusivamente il canale telematico per l’invio dei modelli F24.
Con compensazioni tali da portare un saldo finale pari a zero.

Pertanto, in sede di versamento delle tasse e dei tributi di cui all’art. 17 D.Lgs 241/1997 tra le quali vi sono:
1 – le imposte sui redditi,
2 – l’IVA,
3 – le imposte sostitutive,
4 – l’IRAP e i contributi previdenziali.

Se l’F24 ha un saldo a zero dovrà essere presentato solo mediante i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate F24 Web, F24 Online e F24 cumulativo anche per tramite di un intermediario abilitato.

In alternativa a detti canali, resta utilizzabile l’Home Banking per la presentazione delle deleghe di pagamento con importi superiori a zero.
Per chi non è avvezzo all’uso del computer, o comunque non vuole perderci tempo, può chiedere ai CAF o come al solito, al commercialista.

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