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NASpI è un acronimo che sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.
Dal 2015 sostituisce la vecchia indennità mensile di disoccupazione (ASpI e MiniASp).

Cosa è la NASpI

É un aiuto che lo stato da a chi si trova in stato di disoccupazione a causa di licenziamento da parte del datore di lavoro, e non per sua scelta, e che si trova nella condizione di trovare un nuovo lavoro.

In sintesi la disoccupazione per l’INPS è quella situazione in cui una persona ha perso involontariamente il lavoro e dichiara di essere disponibile per un altro lavoro.

Chi si trova in questa situazione può chiedere all’INPS, o ad altri istituti previdenziali, un aiuto economico che gli permetta di far fronte alle spese per vivere e per cercare un nuovo lavoro.

Quanto dura la NASpI

Ha una durata massima di 24 mesi dal momento in cui si perde i lavoro e viene effettuata la richiesta all’INPS per l’indennità di disoccupazione.

Quanti soldi danno

In media si inizia con il 75% dell’ultimo stipendio percepito, se questo rientra in determinati parametri, per i primi 4 mesi, dopo di che ogni mensilità diminuisce del 3% rispetto al mese precedente.
Puoi approfondire l’argomento per sapere come si fa il calcolo della NASpI seguendo questo link.

Chi può richiederla

Ci sono determinati requisiti per ricevere la NASpI.
Il primo e più importante è di essere disoccupato e non percepire nessun guadagno da attività extra rispetto al lavoro perso.
Per maggiori dettagli puoi leggere l’articolo che spiega chi può chiedere la NASpI e chi no cliccando sul link.

Come si richiede

La procedura per richiedere l’indennità di disoccupazione è semplice, ma richiede un po’ di attenzioni.
Vi invito a leggere l’articolo dedicato a come si fa richiesta della NASpI cliccando sul seguente link: Domanda per la NASpI.

 

9 Marzo 2020 0

Come si calcola la NASpI

Di Redazione

Ecco come si calcola la NASpI, in modo semplice, così potrai sapere con ottima approssimazione quale sarà l’importo della NASpI, ma per sapere la cifra esatta vi consiglio di andare ad un CAF o direttamente all’INPS.