
Disoccupazione badante cosa bisogna fare per richiederla
30 Luglio 2018Si ha diritto alla disoccupazione badante? Cosa bisogna fare per richiederla?
Una badante o una colf assunta regolarmente alla quale sono state versate le giornate necessarie al raggiungimento dell’assegno di previdenza sociale per disoccupati,
può richiedere la disoccupazione badante direttamente al Caf o al patronato mediante il sito dell’Inps.
La nuova Naspi per i collaboratori domestici conosciuta anche come disoccupazione colf,
è entrata in vigore il 18 maggio del 2015 e regolamenta tutte le assunzioni e le giornate versate da queste figure,
e la possibilità di ottenere un sussidio in caso di perdita del lavoro.
Disoccupazione badante a chi spetta: la normativa per i lavoratori domestici
I lavoratori domestici che vogliono fare la domanda di disoccupazione devono avere dei specifici requisiti per ricevere questa prestazione a sostegno del reddito.
Per ottenere la disoccupazione bisogna anzitutto perdere il lavoro involontariamente, quindi essere licenziati.
Si devono aver fatto almeno 5 settimane di lavoro durante l’anno della richiesta,
e inoltre bisogna dimostrare di aver lavorato almeno per 30 giorni nei 12 mesi dell’anno che precede la richiesta.
Inoltre, si deve aver lavorato per almeno 24 ore settimanali.
Disoccupazione a chi spettano e per quanto tempo
La disoccupazione per i collaboratori domestici può essere richiesta da tutti coloro che sono stati assunti come colf, badanti, giardinieri e lavori similari.
Questi possono richiederla solo se hanno i requisiti sopra illustrati, l’importo e la durata della disoccupazione cambia,
invece a secondo del tempo per il quale si è assunti e in base allo stipendio percepito e ai contributi versati.
Disoccupazione a chi rivolgersi
Come abbiamo anticipato è possibile fare la domanda di disoccupazione presso enti intermediari come il Caf o i patronati,
inoltre si può inviare la richiesta con l’ausilio del commercialista.
Nel caso la si voglia richiedere da soli, allora bisogna rivolgersi o direttamente a una delle sedi Inps presenti nel comune o nella provincia dove si è stati assunti,
oppure online con il Pin dell’Inps, sul portale per i lavoratori messo a disposizione dall’ente.