Come il nuovo aumento dei tassi influenza i mutui
15 Settembre 2023La notizia di oggi è l’aumento dei tassi da parte della BCE fino al 4,5%.
Ma come questo nuovo aumento dei tassi influenza i mutui a tasso variabile già in corso?
Cosa possiamo fare per ridurre le spese mensili della rata del mutuo già in essere?
Andiamo per gradi.
Indice
Perché la BCE ha alzato di nuovo i tassi
Il problema da quando la Russia ha invaso l’Ucraina è l’aumento dell’inflazione, segui il link per capire meglio come funziona l’inflazione, e come sappiamo bene noi che facciamo la spesa al supermercato non sta diminuendo, anzi ogni mese aumentano i prezzi.
Nel mio supermercato mezzo chilo di pasta Rummo 2 anni fa costava 0,79€ oggi sta a 1,39€. Significa che il suo costo è quasi raddoppiato, giusto per fare un esempio concreto.
Se hai letto il post al link precedente, il modo più sicuro per far diminuire l’inflazione è quello di far diminuire il denaro in circolazione. Non si intende quello che usiamo per la spesa, ma quello che viene dato dalla Banca Centrale Europea alle Banche Centrali Nazionali (come la Banca d’Italia), poi alle Banche private e poi a noi e alle aziende tramite mutui e prestiti.
In pratica si cerca di fermare la catena di produzione di tutti quei prodotti non necessari, cosa che sta funzionando. Lo capiamo ad esempio dal prezzo di alcuni prodotti superflui come i servizi di streaming che stanno facendo promozioni continue per non perdere utenti, o dalle continue promozioni fatte dalle case automobilistiche per convincerci a cambiare l’auto.
Stesso discorso è l’acquisto delle case o degli immobili in generale, anche se vediamo i prezzi delle case diminuire. L’abbassamento dei prezzi deriva dal fatto che è molto più difficile aprire un nuovo mutuo, quindi se vuoi vendere una casa devi venderla ad un prezzo che permetta alla banca di erogare il mutuo al futuro acquirente.
Questo sistema fa si che le persone si indebitano meno, con la conseguenza di non usare denaro che non si ha prendendolo in prestito o pagando a rate (che è sempre una forma di prestito).
Quanto questo aumento dei tassi influenza i mutui
La domanda è semplice: quanto un aumento dei tassi influenza i mutui a tasso variabile già in corso?
Tanto, perché influisce sul calcolo dell’EURIBOR, che è il tasso di riferimento per i mutui.
Lo spiego con le rate del mutuo che sto pagando io.
Prima dell’inizio della guerra io pagavo una rata di 505€ al mese, oggi è arrivata a poco più di 700€.
Conti alla mano è il 40% in più.
Questo perché anche se la BCE aumenta dello 0,5% ogni elemento della catena subisce questo aumento.
Faccio un esempio semplificando i calcoli per mostrare il concetto:
- La banca nazionale chiede 1000€ alla BCE, la banca nazionale li prende al 4,5%, quindi il costo diventa 1045€,
- li da alla banca privata con un aumento a causa dei costi di gestione, mettiamo sia un altro 4,5%, quindi 1045 + 47 che fa 1092€
- la banca privata li da a noi con un aumento sempre del 4,5% che fa 1092 + 49 per un totale di 1141€.
Ecco che 1000€ a noi cittadini costano 1141€. Il 4,5% della BCE diventa 14,1% a noi cittadini.
Questo, semplificando il concetto, è il famoso “costo del denaro”.
Come ho detto è un esempio per spiegare il concetto, nella vita reale ci sono tante altre variabili e altri valori che intervengono sul costo finale. Per un valore realistico vi invito a usare i calcolatori delle rate dei mutui che sono quasi sempre presenti sui siti delle banche.
Ridurre le spese mensili della rata del mutuo
Ne abbiamo parlato già l’anno scorso al primo rialzo dei tassi dopo la guerra.
Non c’è molto da dire perché esistono solo 2 strade che possiamo percorrere:
- Rinegoziare il mutuo, allungandone la durata.
- Fare una surroga del mutuo con un’altra banca, informandosi su eventuali promozioni per l’ingresso di un nuovo correntista o un nuovo cliente.
Mi raccomando: in caso di surroga chiedete tutte le informazioni per tutte le domande che vi vengono in mente.
Powered by Contextual Related Posts
Le ultime di Gnius