Tassi di interesse in rialzo: come correre al riparo?

Tassi di interesse in rialzo: come correre al riparo?

19 Settembre 2022 0 Di Redazione

I tassi di interesse sono recentemente aumentati: dopo molti anni di immobilismo, infatti, la BCE ha preso questa importante risoluzione.

Si tratta di uno stratagemma volto a contenere l’inflazione sul medio periodo, che sicuramente, però, porterà a un aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti, mutui a lungo termine in prima fila.

Vediamo quali sono i comportamenti da porre in atto per porsi al riparo dall’aumento dei tassi.

Perchè l’aumento dei tassi riduce l’inflazione

Prima di tutto cerchiamo di capire come mai si decide un aumento dei tassi di interesse di mutui e prestiti per la lotta all’inflazione.
In parole povere se c’è un aumento dei i tassi d’interesse si hanno meno soldi per la richiesta di mutui e prestiti, e meno soldi in circolazione significa meno inflazione.

Mi spiego meglio con un esempio:
Se si poteva avere 1000€ in prestito (per il mutuo è lo stesso ragionamento) da ripagare con 1100€ allora tante persone chiedevano prestiti per acquistare beni, e questo porta una grossa quantità di moneta in circolo.
Se invece per 1000€ in prestito devi ripagare 1600€ allora ci saranno molte meno persone a chiedere il prestito, e di conseguenza la quantità di moneta diminuisce.

Questa soluzione in pratica aumenta il costo del denaro per scoraggiare l’accesso al credito, riprendendo l’esempio se prima 100€ in prestito “costavano” 110€, ora 100€ in prestito costano 150€.

Prestiti e mutui

Come abbiamo già accennato un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE comporta anche un aumento nei tassi di interesse concessi a chi richiede un mutuo alle banche.
A oggi le informazioni riguardanti i tassi dei mutui sono abbastanza chiare: molti istituti di credito hanno già aumentato i tassi fissi e variabili, di oltre mezzo punto percentuale in alcuni casi.

È una pessima notizia per chi sta ora cercando la prima casa, perché nell’arco di poche settimane avrà visto crescere la futura rata in modo sensibile. Dobbiamo, però, ricordare che la situazione economica al giorno d’oggi è abbastanza precaria e l’ombra di una crisi si staglia abbastanza netta all’orizzonte.

Quindi accendere oggi un mutuo a tasso fisso può comunque essere una buona scelta, per evitare ulteriori rincari che potrebbero essere dietro l’angolo. Del resto i tassi sui mutui sono rimasti fermi per diversi anni ai minimi storici, era abbastanza prevedibile che la situazione prima o poi sarebbe cambiata.

Meglio tasso fisso o tasso variabile

All’atto pratico la differenza tra i tassi sui mutui rimane molto netta: il tasso variabile è ad oggi mediamente meno della metà rispetto a quello fisso. Visto però che il futuro non si prospetta molto roseo, può rimanere valido l’atteggiamento per cui ci si mette al riparo dalla peggiore prospettiva possibile, prediligendo il tasso fisso.

Questo vale soprattutto per mutui con un periodo di ammortamento molto lungo, che supera i 10 anni. Se invece si intende restituire l’intero capitale in tempi più brevi, allora il tasso variabile potrebbe essere una scelta che soddisfa le proprie esigenze. Bisogna, comunque, ricordare sempre che alcune banche permettono ai propri clienti di rinegoziare i tassi dei mutui ogni 2-5 anni, consentendo quindi di avere una minore sensazione di definitivo nella scelta.

Gli investimenti

Così come il rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea influisce sui tassi dei mutui, è chiaro che il suo influsso si presenta anche sugli investimenti. In particolare su quelli che riguardano bond e titoli di Stato, sia per chi ha acquistato questi strumenti finanziari, sia per chi possiede quote dei fondi di investimento in tali prodotti.

Sicuramente in questo frangente alcune obbligazioni stanno perdendo di valore, soprattutto quelle già emesse sul mercato da tempo. Per contro le obbligazioni a breve periodo permettono oggi di ottenere interessi leggermente più elevati, cosa che le rende molto più interessanti rispetto a quelle a lungo periodo.

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