Come funziona il Bonus Mamma.

Come funziona il Bonus Mamma.

14 Febbraio 2020 0 Di Redazione

Il bonus mamma, chiamato anche bonus mamma domani è un aiuto economico rivolto a tutte le future madri che sono all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza.
Questo bonus è stato creato nel 2017 ed è stato confermato anche nella manovra 2020.
Viene erogato a cadenza annuale, ed è una parte del Bonus Famiglia, insieme al Bonus Asilo e il Bonus Latte,  e consiste in un bonus economico di 800€ per aiutare le famiglie con un reddito basso, calcolato tramite ISEE.
Il bonus può essere richiesto anche dalle mamme che hanno presentato domanda di adozione o di assegnazione.

Ecco tutte le informazioni necessarie per capire cos’è il bonus mamma, come funziona e come richiederlo.

Cos’è il Bonus Mamma

Il bonus consiste in un premio una tantum di 800 euro e viene erogato dall’INPS, su esplicita domanda dell’interessato per un bambino nato o adottato o per il quale è stato attivato un procedimento di pre adozione.
La domanda per il bonus mamma può essere presentata dopo il settimo mese di gestazione, oppure alla nascita di un bambino.
I soldi del bonus mamma non vanno calcolati come reddito.

Chi può richiedere il bonus

Il bonus mamma è erogato dall’INPS alle donne in attesa di un bimbo o alle madri in una delle condizioni a partire dal dal 1° gennaio 2017:
– chi ha completato il settimo mese di gravidanza;
– al momento del parto (anche per quelli prematuri);
– adozioni nazionali o internazionali di un bimbo, surrogata da una sentenza definitiva;
– per un qualsiasi affidamento preadottivo, nazionale o internazionale ratificato con sentenze od ordinanze ai sensi delle leggi in vigore.

Il bonus mamma domani è di 800€ e viene erogato in un’unica soluzione. Può essere richiesto per ogni parto, gravidanza o adozione.

Come funziona il Bonus Mamma

L’importo del bonus mamma viene erogato direttamente tramite accredito sui conti correnti o carte dotate d’IBAN, tranne per il bonifico domiciliato allo sportello dell’ufficio postale.
Fate attenzione se volete l’accredito tramite IBAN dovete inviare il Modello SR163 all’INPS (Clicca qui per scaricare il modello SR163 editabile) tramite i servizi sul sito dell’INPS stesso.

Presentazione della domanda

Possono presentare l’istanza le madri o le gestanti italiane, comunitarie ed extra UE che risiedano in Italia.
Le mamme extracomunitarie per ottenere il riesame della domanda, ai sensi di una sentenza del tribunale di Milano (in precedenza la loro pratica veniva rigettata), devono presentare un’istanza specifica presso le sedi INPS territoriali.

Tempi di presentazione

La domanda può essere presentata all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza, oppure entro un anno dalla data di nascita, dall’affidamento o dall’adozione di un bimbo.

Come si presenta l’istanza

La domanda s’inoltra all’INPS con le seguenti modalità:
– tramite il servizio MyInps avendo il PIN dispositivo;
– tramite contact center al numero gratuito 803164 da telefono fisso, oppure da smartphone allo 06164164 (clicca sul numero per chiamare);
– tramite i patronati riconosciuti.

Documentazione necessaria

Il primo documento da presentare è la certificazione medica che certifichi la gravidanza, producendo il solo protocollo del certificato telematico, redatto da un medico del sistema sanitario nazionale o dell’ASL.
Alla domanda vanno consegnate anche alcune comunicazioni specifiche:
– se il certificato è stato utilizzato per altre prestazioni collegate alla gravidanza;
– le madri non lavoratrici possono riportare il codice di esenzione.

Casi particolari

Si può presentare una sola istanza per ogni minore, anche nel caso in cui è stata prodotta una domanda all’inizio dell’ottavo mese, non è consentito produrre un’altra alla nascita per lo stesso bimbo.
Nel caso di un parto plurimo si può presentare una istanza per ogni bambino.
La domanda presentata nei tempi da diritto al bonus anche se la gravidanza non viene portata a termine, in quel caso bisogna allegare la certificazione.
In caso di decesso della madre, il padre può esercitare la podestà genitoriale presentando la domanda.
Nel caso in cui un bambino venisse abbandonato o fosse affidato in esclusiva al papà, o per la perdita della potestà da parte della mamma, il padre può presentare la domanda con la stessa procedura prevista da INPS e attraverso uno degli strumenti dedicati.

Conclusioni

Il bonus mamma è un piccolo, ma significativo, provvedimento una tantum indice di una nuova politica sociale che ha creato, specialmente quest’anno, una serie di aiuti economici e sociali per tutte le famiglie che si trovano in difficoltà, a cui lo stato sta cercando di dare sostegno con i Bonus Famiglia.
Il bonus mamma è un un valido aiuto economico soprattutto per le mamme che non lavorano.
Per saperne di più andate sulla scheda dell’INPS cliccando sul link.

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