
Aumento della bolletta elettrica da ottobre
30 Settembre 2024Oggi cerchiamo di dare tutte le informazioni riguardanti l’aumento della bolletta elettrica dell’8,8% per i clienti vulnerabili nel quarto trimestre del 2024, come annunciato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Questo aumento, principalmente dovuto all’incremento delle quotazioni del gas naturale, porterà la spesa annua per l’utente tipo a circa 498 euro, segnando comunque un calo del 27,2% rispetto al 2023. Nonostante l’aumento della bolletta elettrica, le tariffe restano inferiori a quelle del mercato libero, mettendo in luce le difficoltà di quest’ultimo nel garantire offerte più vantaggiose. C’è la necessità di un intervento governativo per contrastare la povertà energetica e riformare il sistema di accise e oneri sui beni energetici. Ma vediamo ogni punto in dettaglio.
Indice
Cosa dice ARERA sull’aumento della bolletta elettrica
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha annunciato un aumento dell’8,8% sulla bolletta elettrica per i clienti vulnerabili nel quarto trimestre del 2024. Questa categoria comprende coloro che hanno più di 75 anni, percepiscono il bonus sociale, hanno disabilità, risiedono in abitazioni di emergenza o isole minori non interconnesse, o utilizzano apparecchiature salva-vita. L’aumento della bolletta elettrica interesserà circa 3,4 milioni di famiglie che beneficiano del Servizio di Maggior Tutela.
Il perché dell’aumento
Quotazioni del gas naturale: La principale ragione dell’aumento della bolletta elettrica è l’incremento previsto dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità, a sua volta influenzato dalle dinamiche del mercato del gas naturale, che registra storicamente prezzi più alti nei mesi freddi.
Componente PE: In particolare, si registra un aumento della bolletta elettrica dell’8,7% della componente del Prezzo Energia (PE), che copre i costi di acquisto dell’energia elettrica.
Componente PPE: Si aggiunge un aumento della bolletta elettrica dello 0,8% della componente di perequazione PPE, ossia Prezzo Perequazione Energia che è il costo di produzione e distribuzione dell’energia elettrica, se questi costi sono maggiori a quelli previsti li paga il consumatore, se sono negativi gli vengono detratti dalla bolletta.
Calo costi di dispacciamento: Questi aumenti sono parzialmente controbilanciati da una diminuzione dello 0,7% dei costi di dispacciamento.
Effetti sulle bollette
Spesa annua: Nonostante l’aumento della bolletta elettrica, la spesa annua per l’utente tipo vulnerabile nel 2024 si attesterà intorno ai 498 euro, con un calo del 27,2% rispetto al 2023. Questo dato, tuttavia, non tiene conto dell’anno scorrevole, ma del periodo dal 1° ottobre 2024 al 30 settembre 2025, ipotizzando prezzi costanti. Vista la situazione geopolitica in corso l’ipotesi non è detto che si realizzi.
Risparmio rispetto al mercato libero: Nonostante l’aumento della bolletta elettrica, le tariffe del Servizio di Maggior Tutela rimangono più convenienti rispetto a quelle del mercato libero, evidenziando le difficoltà di quest’ultimo nel proporre offerte competitive.
Prezzi ancora elevati: Nonostante il calo rispetto al 2023, i prezzi dell’energia elettrica non sono ancora tornati ai livelli pre-crisi.
Reazioni e richieste di intervento
Creazione Fondo per la povertà energetica: Si auspica inoltre la creazione di un Fondo specifico per sostenere le famiglie in difficoltà a causa dell’aumento dei costi energetici.
Necessità di riforme: Diverse associazioni di consumatori, pur riconoscendo un risparmio rispetto al mercato libero, sottolineano la necessità di un intervento governativo per contrastare la povertà energetica e riformare il sistema di accise e oneri sui beni energetici.
Richiesta riduzione accise: In particolare, si chiede di attuare la promessa riduzione delle accise sui carburanti, che avrebbe un impatto positivo anche sulle bollette energetiche.
Chi sono i clienti vulnerabili per ARERA
Le categorie di cittadini classificate come “vulnerabili” da ARERA, e quindi idonee per il Servizio di Maggior Tutela per l’energia elettrica dal 1° luglio 2024, sono:
- Persone con più di 75 anni.
- Beneficiari del bonus sociale.
- Soggetti con disabilità (ai sensi dell’articolo 3, Legge 104/92).
- Residenti in moduli abitativi di emergenza.
- Residenti in isole minori non interconnesse.
- Utilizzatori di apparecchiature elettromedicali salva-vita.
La polemica sul mercato libero dell’energia in Italia
Dopo l’annuncio si è aperta una forte polemica riguardante l’incapacità delle società del mercato libero dell’energia in Italia di proporre offerte competitive rispetto al Servizio di Maggior Tutela, almeno per i clienti vulnerabili.
Nonostante la liberalizzazione del mercato energetico, volta a favorire la concorrenza e la riduzione dei prezzi, i dati mostrano che le offerte del mercato libero non risultano più vantaggiose, come dimostrato dall’analisi di Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC):
”Una dimostrazione del fallimento del mercato libero”, afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Sia chiaro, però, che i prezzi per i vulnerabili, nonostante l’aumento di oggi, restano ancora più convenienti di quelli del mercato libero” (su Adnkronos)
Ecco i punti salienti della polemica
Mancanza di offerte convenienti: Nonostante un’ampia gamma di offerte disponibili, nessuna per i clienti tipo (con un consumo annuo di 2.000 kWh) risulta più conveniente del tutelato a Roma e Milano, secondo l’analisi dell’UNC . Anzi, a Roma l’offerta più conveniente del mercato libero costa 67 euro in più all’anno rispetto al tutelato.
“Fallimento del mercato libero”: L’UNC definisce la situazione come una “dimostrazione del fallimento del mercato libero”, sottolineando come i consumatori abbiano motivo di lamentarsi.
Richiesta di intervento del Governo: Le associazioni di consumatori chiedono un intervento deciso del Governo per riformare il mercato libero dell’energia, rendendolo effettivamente competitivo e vantaggioso per i consumatori.
Possibili cause
Sebbene le fonti non approfondiscano le cause di questa situazione, si può ipotizzare che diversi fattori contribuiscano all’incapacità del mercato libero di offrire prezzi competitivi:
Mancanza di reale concorrenza: Possibile presenza di accordi tra i principali operatori per mantenere i prezzi elevati.
Oneri e tasse elevate: Il sistema fiscale italiano prevede ancora oneri e tasse elevate sui beni energetici, che gravano sulle bollette finali e limitano la possibilità di offrire prezzi più bassi.
Costi di struttura elevati: Le società del mercato libero potrebbero avere costi di struttura più elevati rispetto a quelle che operano nel mercato tutelato, il che si riflette sui prezzi finali.
La falsa liberalizzazione del mercato
La polemica sulle società del mercato libero che non riescono a proporre offerte competitive evidenzia le difficoltà del processo di liberalizzazione del mercato energetico in Italia. È necessario un intervento deciso da parte del Governo per garantire una reale concorrenza, ridurre gli oneri fiscali e tutelare i consumatori, soprattutto quelli più vulnerabili.
Cosa dicono le associazioni dei consumatori in Italia
Le associazioni dei consumatori italiane muovono diverse critiche al mercato libero dell’energia elettrica, evidenziando come questo non riesca a garantire i benefici promessi ai consumatori, in particolare a quelli più vulnerabili.
Mancanza di offerte realmente convenienti
Nonostante l’ampia scelta di offerte, le analisi dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) dimostrano che il mercato libero non propone tariffe più vantaggiose rispetto al Servizio di Maggior Tutela, perlomeno per i clienti tipo con consumi standard.
A Roma, ad esempio, l’offerta più conveniente del mercato libero risulta addirittura più costosa di 67 euro all’anno rispetto al tutelato. Simili risultati si riscontrano anche a Milano.
Questa situazione è particolarmente preoccupante considerando che il mercato libero era stato introdotto con l’obiettivo di favorire la concorrenza e, di conseguenza, la riduzione dei prezzi per i consumatori.
Fallimento del mercato libero
L’UNC definisce la situazione attuale come una “dimostrazione del fallimento del mercato libero”, evidenziando come i consumatori abbiano pieno diritto di lamentarsi per la mancanza di offerte competitive.
Le associazioni di consumatori denunciano come la liberalizzazione del mercato energetico, anziché portare a una maggiore convenienza, abbia generato confusione e allarmismo tra i cittadini, costantemente bombardati da offerte poco chiare e spesso svantaggiose.
Richiesta di intervento del Governo
Le associazioni dei consumatori chiedono a gran voce un intervento deciso del Governo per riformare il mercato libero dell’energia, rendendolo effettivamente competitivo e vantaggioso per i consumatori.
Tra le richieste principali vi sono la creazione di un Fondo per contrastare la povertà energetica e una riforma del sistema di accise e oneri sui beni energetici.
Le associazioni lamentano come le loro richieste di riforma dei meccanismi di tutela siano rimaste finora inascoltate.
In sintesi, le associazioni dei consumatori italiane criticano il mercato libero dell’energia elettrica perché non ha mantenuto le promesse di convenienza e trasparenza, risultando spesso svantaggioso rispetto al Servizio di Maggior Tutela. La richiesta è di un intervento governativo risoluto per riformare il sistema e tutelare i consumatori, in particolare quelli più vulnerabili.
Il segreto è rimanere informati sull’evoluzione delle tariffe energetiche
Come abbiamo visto, l’aumento della bolletta elettrica per il prossimo trimestre, in particolare per i clienti vulnerabili, richiede attenzione e consapevolezza. È fondamentale rimanere informati sull’andamento delle tariffe energetiche nei prossimi mesi, tenendo presente la volatilità del mercato del gas naturale e il suo impatto diretto sulla produzione di elettricità.
Consigliamo di:
Monitorare le comunicazioni di ARERA: L’Autorità pubblica periodicamente aggiornamenti sulle tariffe energetiche. Seguire i loro annunci permetterà di conoscere in anticipo eventuali variazioni.
Confrontare le offerte del mercato libero: Nonostante le critiche, confrontare le offerte del mercato libero con il Servizio di Maggior Tutela potrebbe riservare sorprese, a seconda del proprio profilo di consumo.
Informarsi sulle misure di sostegno: Il Governo potrebbe introdurre nuove misure per contrastare la povertà energetica e aiutare le famiglie in difficoltà. Tenersi aggiornati su eventuali bonus o agevolazioni è importante.
Adottare comportamenti virtuosi: Ridurre il consumo energetico in casa non solo alleggerisce la bolletta, ma contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente.
Rimanere informati e adottare un approccio consapevole al consumo energetico sono i primi passi per affrontare al meglio le sfide del mercato energetico attuale. Lo so, sa di frase fatta, ma al momento non c’è molto altro che possiamo fare.