Perché grazie a Groupon sconto e gruppo di acquisto sono diventati termini così diffusi

Perché grazie a Groupon sconto e gruppo di acquisto sono diventati termini così diffusi

24 Settembre 2019 0 Di Redazione

Il leader planetario nell’ambito dei gruppi di acquisto è senza alcun dubbio Groupon.
Sono davvero in pochi quelli che ancora non lo conoscono, ma per loro vale la pena di sintetizzare in poche parole di cosa si tratta: un servizio grazie a cui i consumatori iscritti hanno la possibilità di accedere a buoni sconto che possono essere impiegati per attività commerciali di diversi ambiti.

Tra i vari vantaggi che possiamo collegare a questo sito ci sono anche le tantissime partnership come ad esempio quella con PAYBACK.
Infatti come per altri e-commerce e store fisici accedendo a payback.it prima di effettuare un acquisto su Groupon è possibile accumulare punti sulla carta fedeltà, punti che possono essere spesi riscattando premi o richiedendo sconti da spendere dai partner.

groupon

Come funziona Groupon

Il sito in realtà agisce solo come un intermediario tra il consumatore finale e l’attività commerciale. Il sito inoltra a chi è iscritto offerte mirate, che vengono selezionate grazie al lavoro svolto dai cookies e per mezzo del geo-targeting: così si può beneficiare di promozioni focalizzate in funzione degli interessi personali o del luogo in cui si risiede.
Per merito di Groupon sconto è una parola che possiamo usare tutti i giorni: le offerte sul sito, infatti, sono aggiornate in continuazione, e di ora in ora se ne aggiungono di nuove.
Gli iscritti che intendono approfittarne devono provvedere al pagamento in anticipo: una volta che la somma è stata saldata, viene fornita una ricevuta da stampare (a meno che non si voglia ricevere la ricevuta direttamente sul telefono attraverso l’app).

Come usufruire dei servizi di Groupon

Come si può notare, usufruire di uno sconto è davvero facile: una volta che si raggiunge l’attività commerciale in cui si beneficerà di ciò che si è acquistato – che si tratti di una cena, di un massaggio, di un trattamento estetico, e così via, non si deve far altro che mostrare il codice a barre sullo smartphone o la ricevuta stampata.
Occorre tener presente, in ogni caso, che non bisogna superare la scadenza indicata: si può ottenere la prestazione per cui si è pagato, infatti, solo entro un periodo di tempo ben preciso.
Un’altra informazione utile è che i servizi che vengono comprati in maniera nominale sono molto più convenienti, con sconti che possono arrivare addirittura al 90 per cento rispetto al prezzo di partenza.

Cosa si può comprare su Groupon

Le statistiche più recenti consentono di verificare che le attività che riscuotono il successo più consistente sono quelle legate alla ristorazione: insomma, le pizzerie e più in generale tutti quei locali nei quali vengono serviti alimenti e bevande.
Scorrendo una ipotetica graduatoria, poi, ci si imbatte nei negozi di vendita al dettaglio, dove spiccano quelli che propongono videogiochi, accessori e capi di abbigliamento.
Le agenzie di viaggio sono alla fine della lista, ma non è difficile capirne il motivo: ognuno di noi va a cena fuori molto più spesso rispetto a quanto non viaggi.

I costi di Groupon

Vendere i servizi ha un costo: è necessario che il prodotto che viene proposto sia scontato rispetto al prezzo base di non meno del 50 per cento. Inoltre, il sito trattiene più o meno la metà dell’incasso di ogni transazione: questo vuol dire che per un’attività il guadagno consiste solo nel 25 per cento del prezzo iniziale.
Certo è che i vantaggi che ne derivano sono comunque evidenti, perché si può cogliere l’opportunità di agganciare clienti nuovi e di farsi conoscere.

I Grouponer

I clienti vengono definiti Grouponer, e troppo spesso vengono trattati come consumatori di Serie B. Naturalmente, un comportamento di questo tipo è poco vantaggioso in un’ottica di marketing: offrire un servizio peggiore a un cliente solo perché questo lo paga meno vuol dire dissuaderlo dal tornare, e quindi aver sprecato tempo e denaro. Per di più, il rischio è che quel cliente poco soddisfatto diffonda la propria delusione, con il passaparola o tramite le sempre più comuni recensioni sul web.

Condividi subito