Rendite automatiche da investimenti immobiliari: come funzionano

Rendite automatiche da investimenti immobiliari: come funzionano

16 Gennaio 2021 0 Di Redazione

Il concetto di rendite automatiche rappresenta il traguardo principale di qualsiasi investimento finanziario realizzato in qualunque ramo imprenditoriale.

In alcuni ambiti la rendita automatica è una chimera quasi irraggiungibile, come per esempio nel mercato azionario, che a causa della sua volatilità non consente di progettare investimenti remunerativi a lungo termine.

Altrettanto accade nel mercato delle obbligazioni, che certamente garantiscono con buon margine di certezza un ritorno sull’investimento, che tuttavia vanta percentuali molto piccole e diluite nel tempo, consolidandosi su livelli irrilevanti in funzione del capitale investito e del tempo nel quale esso è rimasto “bloccato” al fine di maturarne gli interessi.

investimenti immobiliari

Nel campo immobiliare, invece, la rendita automatica ha uno sviluppo completamente diverso. Essa si basa sulla possibilità di ottenere un beneficio nel lungo periodo sfruttando l’acquisizione di un immobile. Il parametro di riferimento chiaramente deve essere un mercato immobiliare stabile, che consenta di operare in relativa tranquillità. Vediamolo nel dettaglio.

Tipologie di rendite immobiliari

Quando parliamo di “rendite” nel ramo immobiliare ci riferiamo genericamente ad un vantaggio economico generato dallo sfruttamento commerciale di un immobile acquisito. Esso, nello specifico, può essere per esempio il canone di affitto di un appartamento acquisito e successivamente dato in locazione.

La sistematicità di questa operazione trasforma questa rendita in costante e continuativa, definibile quindi come rendita automatica, nella misura in cui si realizzi nel tempo senza particolari operazioni che la favoriscano.

Un affitto pagato ogni mese è di fatto una rendita automatica per il locatore.

Ovviamente essa dovrà essere inquadrata nell’ottica di varie operazioni che possano renderla possibile: l’acquisizione dell’immobile, la sua riqualificazione, la ricerca di conduttori e, di conseguenza, come ultimo step la messa a reddito.

In casi standard ciò avviene su un singolo appartamento, per il quale si abbia sufficiente budget al fine di rilevarlo, tuttavia esistono soluzioni per diversificare il proprio portafoglio di investimento e raggiungere immobili con valori superiori rispetto a quanto si sia disposti ad investire. È il caso, per esempio, dell’apartment building

Cos’è l’apartment building e come utilizzarlo per generare rendite automatiche

Per capire come utilizzare l’apartment building per generare una rendita automatica è opportuno fare un passo indietro e partire dalla definizione stessa di questa operazione.

L’apartment building prevede l’acquisizione di appartamenti all’interno di un condominio o di un complesso residenziale. Questo significa avere la possibilità di acquistare più immobili diversificando così il portafoglio di investimento, senza tuttavia dover operare su contesti immobiliari diversi fra loro.


Se per esempio si decide di acquisire tutte le proprietà di un condominio o di una palazzina, l’operazione di rivalutazione preventivata riguarderà tutto il complesso e quindi tutti gli appartamenti godranno dei medesimi vantaggi di base.

Ovviamente non sarà necessario concentrarsi su un acquisto eccessivamente oneroso o riguardante un numero di immobili troppo ampio, bensì valutarne l’opportunità in termini di espansione del proprio orizzonte di rendita potenziale.

A tal proposito è bene specificare che le operazioni di apartment building sono quelle che meglio si prestano all’utilizzo di leve finanziarie, che consentono di accedere a volumi di investimento ben maggiori rispetto alle proprie specifiche potenzialità, e che quindi comportano rendite esponenziali anziché proporzionali a quanto investito.

L’esempio classico è quello della leva 10X, accordata da un immaginario istituto finanziario. Supponiamo di investire 1000€ in un’operazione finanziaria del valore di 10.000€ grazie alla leva, ciò significa che l’eventuale aumento di valore (ipotizziamo del 20%) porterà al nostro investimento un ritorno pari a 2000€, ossia il 100% di quanto investito.

Questo tipo di strumenti finanziari ovviamente ha dei vantaggi così come degli svantaggi. Il “contro” più evidente è l’esposizione finanziaria, che nell’esempio è descritta al positivo ma che chiaramente, in caso di cattivo investimento, può essere al negativo pur mantenendo la stessa proporzione.

È quindi importante selezionare operazioni a bassa volatilità come appunto l’apartment building, che grazie al supporto di esperti nel settore Real Estate sono in grado di generare rendite automatiche con investimenti contenuti e rischi limitati.

Tali rendite tra l’altro saranno di tipo compensativo, poiché nella loro natura molteplice saranno in grado di coprire le singole unità che performano peggio, limitando lo spettro dei cattivi affari e generando sempre un introito positivo. Vale la pena ricordare, inoltre, che l’apartment building è dotato di un doppio coefficiente di redditività, l’uno legato alla rendita mensile degli appartamenti in affitto, e l’altro legato al valore sottostante dell’immobile nella sua interezza, che a sua volta costituirà una plusvalenza in fase di eventuale rivendita.

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