Manutenzione caldaia: 5 cose da sapere

Manutenzione caldaia: 5 cose da sapere

11 Febbraio 2020 0 Di Redazione

Ogni anno è sempre la stessa storia e quando si parla di manutenzione caldaia c’è da mettersi le mani nei capelli.
Il motivo?
Il desiderio di evitare di sostenere questo costo, la confusione tra revisione, manutenzione, controllo fumi, eccetera, così come la difficoltà di capire quando è obbligatoria e a chi bisogna rivolgersi.
Data l’importanza della materia vediamo di rispondere a cinque principali questioni che riguardano la manutenzione della caldaia di casa.

manutenzione della caldaiaFacciamo chiarezza sulla manutenzione della caldaia

1 – Manutenzione caldaia: Quando farla

L’aspetto relativo agli obblighi e tempi per la manutenzione obbligatoria della caldaia a condensazione è quello che maggiormente crea confusione. 1, 2 o 4 anni?
Tutte le risposte sono corrette, in quanto dipende dal tipo di impianto e dalla sua potenza.
Inoltre bisogna distinguere tra manutenzione e prova dei fumi (efficienza energetica).
Nel caso della manutenzione questa, solitamente, è annuale e va eseguita in base a quanto riportato nel libretto del produttore dell’impianto. Discorso diverso per la prova dell’efficienza energetica (controllo dei fumi).
Per gli impianti di riscaldamento domestici la legge prevede che se la potenza è tra i 10kW e i 100kW il controllo deve essere eseguito ogni due anni. In caso di impianti con potenza superiore il controllo va fatto ogni anno.
Inoltre la prova dei fumi è obbligatoria anche alla prima installazione e in caso di modifiche sostanziali all’impianto, il famoso Bollino Blu.

2 – Perché va fatta

Oltre a essere un obbligo di legge, la manutenzione della caldaia è un vantaggio per chi abita la casa.
Sì, anche se ha un costo è un intervento che offre più vantaggi che svantaggi. I regolari controlli sull’efficienza della caldaia, infatti, evitano guasti improvvisi che portano a costi di riparazione più alti e a sprechi costanti. Il consumo di energia superiore alle necessità è un costo pesante sulle bollette, di cui troppo spesso non si tiene sufficientemente conto.

3 – A chi rivolgersi

L’altro aspetto importantissimo da considerare è quello relativo alla ditta che si occupa dei lavori di manutenzione e controllo.
Questa deve essere autorizzata, in possesso dei requisiti previsti dalla legge e in grado di rilasciare l’apposita documentazione.
Al termine di ogni controllo, infatti, va compilato l’apposito libretto dell’impianto nel quale viene tenuta traccia di tutti gli interventi che nel tempo si sono resi necessari.

4 – A chi spetta

Un dubbio molto diffuso è quello su chi deve farsi carico dell’obbligo e dei costi della manutenzione della caldaia.
Tale perplessità nasce nei casi in cui il proprietario dell’immobile non sia lo stesso di chi abita la casa.
In questi casi la legge stabilisce che la responsabilità, anche economica, della manutenzione spetta all’inquilino.
Sono di competenza del locatore, invece, tutte le spese relative alla sostituzione dell’impianto.

5 – Oltre la manutenzione

Per gestire al meglio le operazioni di manutenzione e di efficienza energetica della casa bisogna mettere in atto una serie di accorgimenti.
Il riscaldamento di casa, infatti, non dipende solamente da quanto calore emanano i termosifoni, i condizionatori o qualsiasi altra unità presente.
È fondamentale anche evitare le dispersioni di calore, così come non rispettare le leggi vigenti sulle ore di accensione consentite.
La tecnologia, inoltre, offre preziosi aiuti sia con le valvole termostatiche che con i cronotermostati intelligenti, con i quali avere una gestione energetica più affidabile tale da assicurare anche un comfort climatico migliore.
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