Legge Stabilità 2017 – Novità per le Imprese

Legge Stabilità 2017 – Novità per le Imprese

1 Giugno 2016 0 Di Redazione

Legge Stabilità 2017 ha portato molte novità per le Imprese.
Cambiamenti in corso per Imprenditori e Professionisti, ma in cosa consistono?
Le novità saranno un aiuto o un ulteriore peggioramento del sistema, scopriamo cosa è cambiato.

Legge Stabilità 2017

Legge Stabilità 2017 imprese? Flat tax, abolizione Spesometro e studi di settore

Quali sono le novità presenti per le Imprese nella Legge di Stabilità 2017?
A quanto sembra il Governo Italiano al momento sta vagliando diverse novità per la Legge di Stabilità 2017.
Molte di queste novità riguardano proprio le imprese.
Al momento parliamo solo di voci l’abolizione dello spesometro e degli studi di settore.
Sembra tuttavia che le agevolazioni siano subordinate all’utilizzo della nuova piattaforma elettronica di fatturazione
che sta predisponendo l’Agenzia delle Entrate.

Legge Stabilità 2017 – Cosa è la Legge di Stabilità?

Da alcuni anni sentiamo spesso parlare della Legge di Stabilità, ma cosa è? Perché ogni anno ne sentiamo parlare?
Alla prima domanda possiamo rispondere semplicemente dicendo che fino al 2009 la conoscevamo come Legge Finanziaria.
Oggi, La Legge di Stabilità, si occupa di regolare la vita economica e finanziaria del paese.
Stabilendo e concordando la gestione economica e finanziaria dello stato con gli enti locali ed armonizzando il tutto con il trattato di Maastricht.
La Legge di Stabilità verrà pertanto presentata dal Governo alle Camere entro e non oltre il 15 ottobre.
Verrà analizzata dal parlamento che introdurrà degli emendamenti, modifiche o rimozioni, e dovrà essere approvata dal parlamento entro il 31 dicembre dell’anno in corso.

Legge Stabilità 2017 – Cos’è e come funziona la Flat Tax 2017

Il governo sembra quindi intenzionato ad introdurre almeno per le imprese la famosa aliquota unica nota con temine anglosassone Flat Tax per l’anno 2017.
Tale tassazione dovrebbe avere una aliquota del 27,5% senza scaglioni più o meno come funziona oggi l’IRES.

Flat Tax 2017 come funziona per le imprese?
Questa nuova impostazione delle tasse sul reddito di impresa applicherà una unica aliquota pari al 27,5%.
Tale nuova tassazione andrà a colpire sia le società di capitali che le società di persone, le ditte individuali, i professionisti e lavoratori autonomi.

Il Governo Renzi prevede quindi di impostare due tipi di tassazione per quanto riguarda i redditi di impresa con questa nuova riforma fiscale per il 2017.
La Flat Tax 2017 di cui abbiamo appena parlato per gli utili che vengono lasciati in azienda e quindi non distribuiti.
Al momento sembra probabile anche l’introduzione per la Flat Tax di detrazioni e No Tax Area .
Un limite minimo di imponibile per cui si pagherà la Flat Tax , e l’IRPEF con l’aliquota progressiva per scaglioni di reddito per la porzione di utili distribuiti.

Questo sistema a due binari per i redditi d’impresa e quelli personali.
Verrebbero separati in maniera così netta andrebbe finalmente incontro  a livello fiscale, a tutti quei professionisti, ditte individuali e società di persone .
Per cui finora la distinzione tra la parte di reddito che rimane all’impresa e quindi reinvestito nell’attività e la parte che viene distribuita come utili.
Si unificherebbe inoltre la tassazione che riguarda i redditi personali degli imprenditori che si assimilerebbe a quella da reddito da lavoro dipendente o pensione.

Legge Stabilità 2017 – La Flat Tax e principio di cassa

L’imputazione del reddito di impresa secondo il principio di cassa sarebbe un’altra importante novità al vaglio del Governo Renzi .
Si accompagnerebbe all’introduzione della Flat Tax, realizzando anche una maggiore equità.
Con il principio di cassa l’impresa pagherebbe la Flat Tax sulla effettiva disponibilità di cassa e quindi sul guadagno effettivo conseguito durante l’anno fiscale.

Altre proposte sembrano al vaglio del Governo per le riforme fiscali da introdurre nella Legge di Stabilità 2017 ad esempio l’abolizione degli studi si settore.

Legge Stabilità 2017 abolizione studi di settore

Un altro punto al vaglio del Governo da introdurre nella legge di stabilità è proprio l’abolizione degli studi settore.
Strumento introdotto negli anni novanta e sottoposto a continue revisioni ed aggiunte sembra ormai uno strumento obsoleto per la valutazione della correttezza delle dichiarazione di contribuenti ed imprese.
Questo strumento di valutazione e verifica in dote all’Amministrazione Tributaria utilizza dei metodi statistici per stimare ricavi e compensi competenti ai contribuenti al fine di stimare la congruità delle dichiarazioni.
Sembra ormai uno strumento inadeguato a rappresentare la reale situazione dei contribuenti.

In particolare l’abolizione riguarderebbe i professionisti che per le caratteristiche stesse del loro lavoro risultano quasi impossibili da inquadrare all’interno di tabelle e statistiche.
Sottoporli equamente ad una analisi statistica del loro reddito.
L
‘abolizione inoltre riguarderà tutti i contribuenti che decideranno di utilizzare la nuova fatturazione elettronica.
D
ecideranno quindi di trasmettere per via telematica tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA.

Legge Stabilità 2017 – Spesometro

Legge di Stabilità 2017 e spesometro:
inoltre sarebbe abolito sempre per chi si avvarrà della nuova piattaforma telematica di fatturazione elettronica lo spesometro.
Rimarrebbe un inutile doppio adempimento fiscale visto che con la gestione elettronica delle fatture l’Agenzia delle Entrate avrebbe già tutti i dati a disposizione.

Anche per commercianti al minuto, che non sono soggetti ad emissione di fattura se non su richiesta del cliente,
potranno decidere di memorizzare e trasmettere per via telematica i corrispettivi giornalieri.
Decidendo di trasmettere i corrispettivi giornalmente all’Agenzia delle Entrate sarà permesso anche ai commercianti al minuto di usufruire degli stessi vantaggi offerti a chi deciderà di usare la fatturazione elettronica.

Legge di Stabilità 2017 abolizione IRAP per imprenditori senza dipendenti o con un solo dipendente con funzioni meramente esecutive, gli studi professionali e i professionisti.

Sembra al vaglio del governo anche la proposta di abolizione dell’IRAP per l’anno fiscale 2017 per alcune categorie di contribuenti.
L’abolizione riguarderebbe in particolare coloro che non hanno collaboratori o ne hanno che non possono svolgere in proprio l’attività.
Tali collaboratoti non contribuirebbero quindi ad un potenziamento dell’attività produttiva.
Sono un esempio infermieri e segretari che non possono svolgere in proprio il lavoro senza la presenza del Titolare.
Questa abolizione sarebbe quasi obbligatoria e necessaria per recepire delle sentenze emesse dalla Corte di Cassazione proprio in questo senso.

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