
Aumento delle accise sul diesel: una brutta notizia per gli automobilisti
3 Ottobre 2024Sembra proprio che il governo stia per dare una brutta notizia a tutti gli automobilisti: aumenteranno le accise sul diesel.
Questa idea, che al momento non ha ancora trovato conferma ufficiale ma è sul documento del MEF, è allo studio del governo nell’ambito del Piano strutturale di bilancio. L’obiettivo sarebbe quello di allineare le accise sul diesel a quelle della benzina, portandole dagli attuali 61,7 centesimi al litro a 72,8 centesimi.
Naturalmente, questo aumento si tradurrebbe in un rincaro del prezzo del diesel alla pompa, con un possibile aumento dei costi logistici del 10-15% che, con ogni probabilità, finirebbe per ricadere sulle spalle dei consumatori. Clicca qui se vuoi sapere cosa sono le accise sui carburanti.
Indice
Perché vogliono aumentare le accuse sul diesel
Le motivazioni dietro a questa scelta sarebbero molteplici:
Ridurre le agevolazioni fiscali: Il governo starebbe valutando di rivedere le cosiddette “tax expenditures”, ovvero le spese fiscali che riducono il gettito per specifiche categorie di contribuenti o attività economiche. Tra queste, rientrerebbe anche l’accisa sul diesel, che gode di un’aliquota ridotta rispetto alla benzina.
Tutelare l’ambiente: Sia la benzina che il diesel sono considerati dannosi per l’ambiente. Applicare la stessa aliquota di accisa a entrambi i carburanti potrebbe contribuire a ridurre l’utilizzo del diesel, incentivando la transizione verso mezzi di trasporto più ecologici.
Fare cassa: L’aumento delle accise sul diesel porterebbe nelle casse dello Stato circa 3,1 miliardi di euro all’anno, una cifra considerevole che potrebbe essere utilizzata per finanziare altre misure economiche.
Questa decisione sta già suscitando diverse critiche, soprattutto da parte di Assoutenti, che la definisce una vera e propria “stangata” per gli automobilisti.
Insomma, se questa misura dovesse essere confermata, prepariamoci a pagare il diesel più caro.
Cosa c’è di ufficiale sull’aumento delle accise sul diesel
Nel documento ufficiale del MEF, a pagina 116, c’è scritto:
“utilizzare il riordino delle spese fiscali (tax expenditures) in determinati
ambiti di tassazione, come l’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e
benzina e/o politiche di riordino delle agevolazioni presenti in materia energetica,
come leva strategica per conseguire simultaneamente gli obiettivi di incremento
dell’efficienza del sistema fiscale italiano e sostegno al pieno raggiungimento della
strategia di transizione energetica e ambientale a livello europeo e nazionale.“
Un paragrafo che non lascia dubbi sulla volontà del governo di aumentare le accise sul diesel.
Aumento delle tasse sul diesel: cosa aspettarsi
L’approvazione dell’aumento delle accise sul diesel avrebbe diverse conseguenze economiche per gli automobilisti italiani.
Aumento del prezzo del diesel alla pompa: L’allineamento delle accise sul diesel a quelle della benzina comporterebbe un aumento di 11,1 centesimi al litro. Questo si tradurrebbe in un aumento del prezzo del diesel alla pompa, con un possibile rincaro di 5,5 euro a pieno.
Aumento dei costi logistici: Secondo le associazioni di categoria, l’aumento del prezzo del diesel potrebbe comportare un aumento dei costi logistici del 10-15%. Questo aumento potrebbe poi ricadere sui consumatori finali, attraverso un aumento dei prezzi di beni e servizi.
Stangata per gli automobilisti: Assoutenti stima che l’aumento delle accise sul diesel potrebbe comportare una stangata totale per gli automobilisti di 3,1 miliardi di euro all’anno.
Maggiore gettito per lo Stato: L’aumento delle accise sul diesel porterebbe nelle casse dello Stato circa 3,1 miliardi di euro all’anno. Questo denaro potrebbe essere utilizzato per finanziare altre misure economiche.
In generale, l’aumento delle accise sul diesel avrebbe un impatto negativo sui bilanci degli automobilisti italiani, che si troverebbero a pagare di più per il carburante e per i beni e servizi trasportati su strada. D’altra parte, l’aumento delle accise porterebbe un beneficio per le casse dello Stato.
A quanto ammonta il mercato di diesel e benzina in Italia
Nel 2023, gli italiani hanno speso 70,9 miliardi di euro per l’acquisto di benzina e gasolio per auto. Questa cifra rappresenta un leggero calo (-0,3%) rispetto al massimo storico del 2022 (71,1 miliardi di euro). Di questa spesa totale, 38,1 miliardi di euro sono andati allo Stato sotto forma di accise e IVA. La restante parte, 32,8 miliardi di euro, è andata alla produzione e alla distribuzione (componente industriale). Rispetto al 2022, si è registrato un aumento del 22,7% per la componente fiscale e un calo del 18,1% per la componente industriale. L’aumento della componente fiscale è dovuto in parte alla scadenza delle agevolazioni concesse nel 2022.
Commenti, polemiche e critiche
L’ipotesi di un aumento delle accise sul diesel ha scatenato una serie di polemiche e critiche, soprattutto da parte di alcune associazioni di categoria e forze politiche.
Critiche di Assoutenti
Assoutenti, l’Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici, ha fortemente criticato la proposta, definendola una “stangata” per gli automobilisti. Secondo i calcoli di Assoutenti, l’allineamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina comporterebbe un aumento di 5,5 euro a pieno per gli automobilisti, con una spesa aggiuntiva complessiva di 3,1 miliardi di euro all’anno. L’associazione sottolinea come già oggi la tassazione sui carburanti in Italia sia molto elevata, con il 56,1% del prezzo del gasolio (pari a 0,91 euro al litro) destinato a tasse come l’IVA e le accise. Assoutenti chiede al governo di non aumentare le accise e di intervenire invece sulla tassazione dei carburanti applicando “accise mobili” che possano compensare gli aumenti dei prezzi industriali.
Preoccupazione degli autotrasportatori
Anche gli autotrasportatori hanno espresso preoccupazione per il possibile aumento delle accise sul diesel. Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, ha chiesto rassicurazioni al governo, sottolineando come l’aumento dei costi del carburante avrebbe un impatto negativo sul settore dell’autotrasporto.
Argomenti a favore dell’aumento
Nonostante le critiche, il governo, come ormai ci ha abituato, sembra intenzionato a procedere con l’aumento delle accise sul diesel senza ascoltare le critiche delle associazioni di settore. Le motivazioni alla base di questa scelta sarebbero principalmente due:
- Allineamento con la tassazione della benzina e tutela dell’ambiente: Il governo ritiene che l’attuale differenza di tassazione tra benzina e diesel non sia giustificata, soprattutto alla luce del fatto che entrambe le tipologie di carburante sono dannose per l’ambiente. L’allineamento delle accise potrebbe contribuire a ridurre l’utilizzo del diesel, incentivando la transizione verso mezzi di trasporto più ecologici.
- Maggiore gettito fiscale: L’aumento delle accise sul diesel porterebbe nelle casse dello Stato circa 3,1 miliardi di euro all’anno. Queste risorse potrebbero essere utilizzate per finanziare altre misure economiche o per ridurre il debito pubblico.
L’aumento delle accise sul diesel è quindi un tema che sta suscitando un acceso dibattito in Italia. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il governo deciderà di confermare o meno questa misura.