Si può vendere oro in banca?

Si può vendere oro in banca?

23 Luglio 2019 0 Di Redazione

Vendere oro in banca si può ma non si vendono gioielli, ma soltanto lingotti.
I lingotti di oro che vengono venduti in banca non è oro usato, ma è quello che si chiama oro da investimento.
Si può vendere oro in banca solo in lingotti, ed il valore cambia a seconda del peso dei lingotti.

Vendere oro in banca

In banca non acquista oro usato, ma solo oro in lingotti, per vendere vecchi gioielli bisogna rivolgersi ai compro oro o in gioielleria, ma come abbiamo scritto in questo articolo sono più convenienti i compro oro.
Questo perché l’acquisto e la vendita dell’oro in banca devono essere certificate, sia nel peso, nella purezza dell’oro e nella produzione.
L’oro da investimento infatti deve essere oro di provenienza certa, che non sia frutto di malaffare o sfruttamento o furto, di una purezza altissima e certificato dagli enti internazionali, come ad esempio la London Bullion Market Association.

Cos’è l’oro da investimento

L’oro da investimento è il primo e per questo tra i più popolari beni rifugio che i risparmiatori hanno usato da sempre.
L’oro da investimento è quello che si chiama oro nuovo, ossia che proviene direttamente dalla fusione di oro estratto in miniera.
Ogni lingotto è certificato ed ha impresso il numero seriale, il marchio d’origine e la purezza.
É oro puro quando c’è almeno il 999,5% di oro nel lingotto, che significa che del lingotto contiene solo lo 0,5% di metalli diversi dall’oro.
In Italia in particolare la purezza è del 999,9%.
Per fare un confronto, l’oro 18 carati è oro puro al 75%, ed il restante 25% fatto da rame, argento e spesso nichel.
Tempo fa si usava il palladio, ma ora 1 grammo di palladio costa più di 1 grammo d’oro, quindi non si usa più.
L’uso di altri metalli non è per fregare gli acquirenti, ma serve per la lavorazione dell’oro per i gioielli, se facessero collane con oro al 999% queste si romperebbero molto ma molto facilmente.

L’uso di questi lingotti d’oro da investimento è quello di essere comprati e venduti.
In pratica si tratta di comprare oggi un lingotto d’oro e rivenderlo tra 10 anni, intascandosi la differenza.
Facciamo un esempio pratico su come acquistare e vendere oro in banca.

Mettiamo che il 23 luglio 2009 avessi comprato un lingotto d’oro da 100 grammi.
Il prezzo dell’oro al grammo il 23 luglio 2009 era di 21,468€, quindi avrei pagato il lingotto d’oro 2.146,80€
Se volessi rivenderlo oggi, col prezzo dell’oro che sta a 40,856€ al grammo, la banca mi darebbe 4.085,60€.
In 10 anni avrei guadagnato 1.938,80€, ossia 4.085,60 – 2.146,80, che in percentuale è più del 90%.
Con i numeri si capisce perché è uno degli investimenti, e anche dei beni rifugio, più antichi del mondo.

Il peso dei lingotti di oro

I lingotti non sono tutti uguali, ci sono diverse misure, e di conseguenza diverso valore.
Il peso dei vari lingotti d’oro è standard, ecco una tabella con i vari pesi dei lingotti d’oro da investimento:

  • lingotti da 1 grammo, i più piccoli
  • lingotti d’oro da 5 grammi,
  • lingotti d’oro da 10 grammi,
  • lingotti d’oro da 20 grammi,
  • lingotti d’oro da 50 grammi,
  • lingotti d’oro da 100 grammi,
  • lingotti d’oro da 250 grammi,
  • lingotti d’oro da 500 grammi,
  • lingotti d’oro da 1000 grammi o un chilogrammo

Come abbiamo scritto poco fa ogni lingotto deve avere il marchio d’origine, il numero seriale e la percentuale di purezza dell’oro nel lingotto.

Vendere oro, prezzo al grammo o all’oncia?

Non c’è una grande differenza tra il prezzo al grammo o il prezzo all’oncia, facendo le dovute proporzioni.
Un’oncia corrisponde a circa 30 grammi, e quindi il prezzo di un’oncia di oro equivale a circa al prezzo di 30 grammi di oro.
Si usano due misure diverse perché i mercati e le prime aziende certificatrici nacquero in Inghilterra e Olanda, paesi in cui si usa l’oncia, e solo dopo venne incluso il grammo, quando nacquero aziende nel resto del mondo che usavano questa misura.
Quindi possiamo acquistare e vendere oro in banca in lingotti da 1 grammo o da 1 oncia a seconda della banca nel quale andiamo.

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