Sanatoria 2015 Stranieri – In cosa consiste?

Sanatoria 2015 Stranieri – In cosa consiste?

14 Settembre 2015 1 Di Redazione

La Sanatoria 2015 Stranieri è una delle notizie del mondo del lavoro.
Stanno sconvolgendo il Paese per via del grande numero di dipendenti provenienti dall’estero.
Molti di loro sono in cerca della regolarizzazione del proprio contratto.
Per avere tutti i benefici che esso comporta a differenza di rimanere completamente a nero.
Ciò ovviamente interessa anche i datori di lavoro che possono subire gravi sanzioni se trovati nella situazione di avere dipendenti a nero.
Ma passiamo nell’analizzare nel dettaglio come si svolgerà la sanatoria 2015 stranieri.

Sanatoria 2015 Stranieri

Sanatoria 2015 Stranieri – In cosa consiste?

Con il termine sanatoria stranieri 2015 si intende la regolarizzazione di tutti i cittadini non italiani residenti nel territorio nostrano.
Le norme di regolarizzazione della sanatoria entreranno in vigore a partire dal 15 Settembre 2015 secondo quanto affermato dal Ministero del Lavoro.
Questa azione è stata presa grazie ad una disposizione transitoria del decreto legge sulle sanzioni per chi prende a lavorare con sé immigrati in nero.
Che è stato approvato lo scorso 6 Luglio dal Consiglio dei Ministri.

Questa norma introdotta dalla sanatoria 2015 stranieri prevede un arco di tempo di circa 30 giorni.
I datori di lavoro potranno rimettere in regola i propri dipendenti stranieri.
Assunti in precedenza che abbiano lavorato un minimo di 3 mesi.
Non essendoci numero massimo di ammessi non verrà indetto alcun ‘click-day’ come avvenne per le assunzioni nel reparto scolastico la passata estate.

Sanatoria 2015 Stranieri – Fasi di regolarizzazione

Le fasi secondo cui la sanatoria stranieri 2015 avverò sono ben tre.

In primo luogo:
sarà possibile prendere appuntamento per la regolarizzazione pagando un contributo all’INPS pari a circa 1.000 euro.

In secondo luogo:
a partire dal 15 Settembre i datori di lavoro avranno un mese di tempo per compilare e presentare la domanda telematica. Allegando insieme un documento per la presenza del lavoratore straniero dalla data 31 Dicembre 2011.

In terzo ed ultimo luogo:
sia datore di lavoro che dipendente dovranno recarsi allo Sportello Unico per l’Immigrazione per firmare il contratto e la regolarizzare tasse e contributi.

Ma in che cosa dovrà consistere la prova di presenza del lavoratore?

Per essere considerata valida questi documenti dovranno essere di tipo amministrativo.
Un permesso di soggiorno, un visto o addirittura un certificato medico.
Questo servirà a determinare se il dipendente straniero ha risieduto ininterrottamente in territorio italiano dalla data 31 Dicembre 2011.

Consultando il sito StranieriInItalia.it si specifica che in caso di rapporti di lavoro durati oltre sei mesi.
E’ fatto salvo l’obbligo di sanare le sommo dovute per l’intero periodo.
È assai probabile che in pochi otterranno la regolarizzazione nonostante le molte domande che si prevedono.
Purtroppo a chi non otterrà i benefici di questa sanatoria non potrà riavere indietro i 1000 euro versati per il contributo forfettario.

Sembra che secondo notizie in circolazione dal mese di Maggio, le domande di regolarizzazione bocciate per via delle durezza di questa nuova sanatoria 2015 stranieri possano subire un riapertura.
Infatti per motivi come l’interpretazione sbagliata della durata di presenza in Italia da parte di alcuni uffici della prefettura.
Non hanno considerato periodi antecedenti alla già citata data del 31 Dicembre 2011, il numero di domande bocciate è stato troppo elevato.
Grazie ad una circolare del Ministero dell’Interno è stato comunicato che in via di questi fatto molte domande possono essere riviste e accettate.

 

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