Ravvedimento Operoso IVA

Ravvedimento Operoso IVA

18 Agosto 2016 0 Di Redazione

Ravvedimento-operoso-ivaIl Ravvedimento Operoso fa si che i contribuenti possano sanare un tardivo pagamento tramite un versamento di una sanzione ridotta.

Diciamo che questo è uno strumento per rimediare un errore dovuto a distrazione, dimenticanza o un pure errore di pagamento del tributo dovuti.

Per rimediare a tali situazione è stata revisionata la tassazione e la procedura per il Ravvedimento Operoso 2016, applicando delle sanzioni ridotte se si sana la sanzione in tempi brevi.

Ci sono tre forme di ravvedimento: Sprint, Breve, Ordinario e Lungo.

Vediamo in cosa consistono

Il Ravvedimento Operoso Sprint prevede una sanzione ridotta dello 0,1% per ogni giorno di ritardo e deve entrare nella fattispecie di questa violazione, cioè la sanzione deve essere versate entro il 14° giorno di violazione.

Il Ravvedimento Operoso Breve è riferita per i pagamenti che vengono versati entro 30 giorni e l’aliquota è dell’1,5%.

Il Ravvedimento Operoso Ordinario, cioè se avviene entro i 90 giorni dalla scadenza, quindi l’aliquota da applicare è pari al 1,67%.

Il Ravvedimento Operoso Lungo si verifica quando il versamento della sanzione avviene entro il 30 settembre dell’anno successivo alla scadenza e l’aliquota è pari al 3,75%.

Oltre al Ravvedimento Operoso va pagato anche gli interessi legali e il calcolo è il seguente.

Per facilità vi formuliamo un esempio per il calcolo del ravvedimento operoso, solitamente è più comprensibile e facile da fare in questo modo.

Per fare il calcolo del ravvedimento operoso serve avere due dati fondamentali:

1. L’importo dell’imposta non pagata
2. La data della scadenza dell’imposta non pagata

Presi questi due elementi procediamo nel calcolo d’esempio.

Per facilità prendiamo importi tondi, quindi:
il contribuente deve pagare un’imposta pari ad Euro 100 con scadenza il 16 dicembre.
Il contribuente si accorge del mancato pagamento il 26 dicembre.

Per prima cosa bisogna capire l’entità della sanzione e degli interessi.

La sanzione è dell’1% (0,1×10 giorni di ritardo), gli interessi si calcolano con il tasso vigente pari a 0,2%.

Quindi:

Primo passo si determina la sanzione:

Importo della sanzione = Imposta non versata x tasso sanzione = 100 * 1% = 1 euro

Secondo passo si calcolano gli interessi:

Importo degli interessi = (Imposta non versata x tasso legale x giorni di ritardo)/36500

tradotto con i nostri numeri

(100 x 0,2 x 5)/36500 = 0,0274 euro

In conclusione il contribuente dovrà versare 101,03 euro che risulta dalla somma dell’imposta non versata, delle sanzioni e degli interessi per il ritardato pagamento.

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