Tassa Aria Condizionata – Cosa bisogna fare per stare freschi

Tassa Aria Condizionata – Cosa bisogna fare per stare freschi

23 Luglio 2015 0 Di Redazione

D’ora in poi si pagherà anche l’aria … anche se esclusivamente quella fresca con la Tassa Aria Condizionata.
Ebbene sì, sta facendo il giro di tutto il Paese la notizia della tassa, incredibile.
Chi possiede nel proprio immobile un impianto di aria condizionata, sarà soggetto al pagamento.

tassa aria condizionata Tassa Aria Condizionata – Che cos’è?

Anche possedere un semplice elettrodomestico ora è soggetto a tassazione.
A detta della Confederazione Nazionale dell’Artigianato questa non è una tassa, ma il recepimento di una direttiva dell’Unione Europea.

In qualunque modo la si voglia mettere, la realtà è la seguente.
Chi possiede degli impianti di aria condizionata da oltre 12 Kw dovrà possedere un libretto d’impianto.
Questo potrà costare dai 180 ai 300 € ed inoltre dovrà effettuare dei controlli obbligatori ogni 4 anni.

Tutto questo è dovuto ad una direttiva UE riguardo alla regolamentazione delle emissioni di anidride carbonica nell’aria.
A detta di organizzazioni come Adusbef o FederConsumatori, chi non è in regola con questa recente normativa potrà subire multe decisamente salate che varieranno dai 500 ai 3.000 €.

I costi di questa nuova tassa sull’aria condizionata andranno a ripercuotersi sulle tasche dei cittadini.
Soprattutto in modo indiretto visti i prelievi che avvengono sugli impianti di condizionamento negli esercizi professionali.

C’è da aggiungere che la maggior parte delle famiglie italiane non dovrà preoccuparsi di questa norma, infatti di media un normale impianto di condizionamento non raggiunge il limite dei 12kw.

Dunque chi verrà maggiormente colpito da questo direttiva saranno le attività commerciali e chi possiede immobili che necessitano di numerosi split per rinfrescare la propria abitazione.

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