Veramente possono limitare il consumo di corrente dal contatore?

Veramente possono limitare il consumo di corrente dal contatore?

12 Settembre 2022 0 Di Redazione

Non avrei voluto scrivere questo articolo, ma sembra che i siti più disparati stiano pubblicando allarmi e paure in maniera incontrollata.
Ma veramente pensate che possono limitare il consumo di corrente dal contatore senza neanche farvi firmare un foglio in cui vi viene chiesta l’autorizzazione a farlo?
Ma andiamo per gradi e vediamo, ovviamente in parole semplici, perché questi siti distributori di paure scrivono cose che non stanno né in cielo né in terra.

Si può limitare il consumo di corrente dal contatore?

No. Il contatore misura il consumo, non ha la possibilità di limitare la corrente erogata.
Quello si fa dalla centrale.
Per saperne di più leggete come funzionano i contatori elettronici.

Limitare il consumo di corrente ad uso domestico

Prima di tutto parliamo dei contratti che abbiamo sottoscritto.
Se andate a rileggere il contratto di fornitura che avete firmato troverete scritto il numero di KW che il servizio di fornitura deve garantire e per quante ore al giorno.
A fine contratto, o a margine dello stesso, c’è l’indicazione di dove trovare la carta dei servizi o addirittura viene allegata al contratto.

É tutto scritto nella carta dei servizi

Nella carta dei servizi ci sono le indicazioni e i doveri del gestore dell’energia elettrica, tra questi anche l’erogazione.
Prendiamo per esempio la carta dei servizi di Enel Energia, cliccate sul link per aprirla, è un file PDF.

L’articolo 11.2 dice che il fornitore non è responsabile delle interruzioni dovute a cause di forza maggiore, e potremmo pensare che il problema che abbiamo in questi giorni potrebbe rientrare in questo caso.
Ma non è così.
Limitare il consumo di corrente elettrica con una fascia oraria decisa a priori per risolvere la crisi non è una causa di forza maggiore, proprio perché è programmata.

Se va a fuoco una centrale di smistamento è una causa di forza maggiore, ma se invece programmi di limitare il consumo togliendo la corrente la notte non è una causa di forza maggiore, è una decisione dell’azienda.

Limitare il consumo di corrente elettrica con una programmazione decisa solo dalla società di distribuzione è di fatto una modifica alla fornitura del servizio, e come tale il cliente deve esserne informato così da decidere se accettare o meno, di fatto, quella che è una nuova tipologia di fornitura del servizio.

Se le società distributrici non avvisano il cliente allora sono in difetto e il cliente può chiedere il risarcimento di eventuali danni e la conclusione immediata del contratto.

Immaginate quindi se da un giorno all’altro ci dovessimo trovare senza elettricità, o con una fornitura più bassa di quella che abbiamo sottoscritto, a quante persone le società dovrebbero pagare i danni!

Sia chiaro, io ho preso la carta dei servizi di Enel Energia perché è quella più completa e facilmente consultabile, ma tutte le aziende di distribuzione di elettricità hanno una carta dei servizi, e ve la devono dare perché fa parte del contratto di fornitura.

Limitare il consumo di corrente per le imprese

Non voglio ripetere i concetti già espressi nel paragrafo precedente, ma il discorso è più o meno lo stesso.

Prendiamo come esempio un supermercato, con i grandi frigoriferi che devono rimanere accesi 24h al giorno.

Immaginate il danno che potrebbero subire se decidessero, per limitare il consumo di corrente, anche solo di abbassare la corrente elettrica durante la notte o per una certa quantità di ore al giorno, rischiando di far sciogliere gelati e surgelati.

Ovviamente le società di distribuzione dell’elettricità non vogliono rischiare di vedere i propri uffici di gente arrabbiata come iene, dopo che si sono trovati con quintali di merce da buttare, perché è stata staccata la corrente senza essere avvisati.

Come si fa allora a limitare il consumo di corrente?

Ci sono fondamentalmente due strade.
La prima è proporre un contratto più vantaggioso che preveda una diminuzione di potenza ad orari concordati.
Ad esempio si potrebbe decidere di comune accordo, tra cliente e fornitore, di ridurre dalle 24:00 alle 6:00 di mattina la potenza da 3 KW a 1KW, oppure per chi va in ufficio dalle 9:00 alle 18:00, con il costo della corrente a bassa potenza economicamente più vantaggioso per il cliente, così da invitarlo ad usare meno corrente elettrica possibile.

La seconda strada per limitare il consumo di corrente elettrica è quella che si usava anni fa, con il consumo a fasce orarie, così da convincere gli utenti ad avere un maggior consumo dell’elettricità in momenti precisi della giornata.
Chi ha qualche anno in più si ricorderà che le lavatrici o i boiler elettrici venivano messi in funzione dopo le 22:00 perché di notte l’elettricità costava meno che di giorno.
Hai sempre 3KW a disposizione ma durante il giorno costano il doppio o il triplo dei KW consumati la notte, e così dove non decide il buon senso decide il portafoglio.

Conclusioni

Comunque che sia l’una o l’altra strada percorsa per limitare il consumo di corrente, il cliente deve per forza esserne informato in tempo utile da poter decidere se passare ad un altro gestore o meno, quindi non ci saranno sorprese ma dovranno per forza di cose informarci per tempo.

Visto che stiamo parlando di bollette vi invito a leggere l’articolo con i 10 consigli per risparmiare sulla bolletta di luce, gas e acqua e come diminuire il consumo di elettricità in casa.

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