I prezzi delle assicurazioni auto in Italia continuano ad aumentare

I prezzi delle assicurazioni auto in Italia continuano ad aumentare

25 Settembre 2024 0 Di Redazione

I prezzi delle assicurazioni auto in Italia sono in aumento, raggiungendo livelli record. L’Ivass, l’ente di vigilanza del settore assicurativo, riporta che il prezzo medio è arrivato a 418 euro ad agosto 2024, con un aumento del 6,7% su base annua. Questo trend di crescita ha un impatto significativo sul budget delle famiglie italiane, soprattutto per chi appartiene a classi di merito superiori alla prima.

Le cause di questo aumento sono molteplici, tra cui l’inflazione, l’incremento degli incidenti stradali e i costi di riparazione più elevati per le auto moderne. Il governo sta valutando contromisure, come la riforma del settore assicurativo e l’introduzione della portabilità della scatola nera, per tentare di bloccare questi aumenti. Le associazioni dei consumatori denunciano un “salasso” di 2 miliardi di euro per gli automobilisti italiani e chiedono un intervento urgente.

Quali sono le cause principali dell’aumento dei prezzi delle assicurazioni Auto in Italia?

Le cause dell’aumento del costo dell’assicurazione RC Auto in Italia sono sempre le stesse:

Inflazione: Questo fattore è sicuramente uno dei principali motori dell’aumento dei prezzi in generale, e quindi anche delle polizze RC Auto. L’inflazione erode il potere d’acquisto della moneta, rendendo più costosi beni e servizi, comprese le prestazioni assicurative. In particolare dopo un periodo di relativa stabilità o addirittura diminuzione dei prezzi, l’inflazione abbia spinto i costi ai livelli pre-pandemia, vanificando i precedenti ribassi.

Aumento degli incidenti stradali: Anche se non sono forniti dati precisi sull’aumento degli incidenti, la fonte lo indica come un fattore che ha contribuito ad aumentare i costi per le compagnie assicurative, costrette a pagare più indennizzi. Un maggior numero di incidenti, o incidenti più gravi, si traducono inevitabilmente in un aumento dei premi assicurativi per coprire i rischi.

Costo elevato delle riparazioni: L’evoluzione tecnologica delle automobili, con l’introduzione di sistemi sofisticati di assistenza alla guida e componenti elettronici complessi, ha reso le riparazioni più costose. Questo fattore incide direttamente sui costi sostenuti dalle compagnie assicurative in caso di sinistro, che si ritrovano a dover rimborsare riparazioni più onerose.

Frodi assicurative: Sebbene non siano menzionate esplicitamente come causa dell’aumento dei prezzi, come al solito c’è un dibattito acceso tra gli assicurati riguardo all’incidenza delle frodi assicurative, nei forum è facile trovare persone arrabbiate. Alcuni utenti sostengono che le frodi, soprattutto i sinistri falsi, siano più frequenti in alcune aree geografiche, facendo lievitare i premi assicurativi per tutti gli automobilisti di quelle zone. Altri utenti, invece, negano questa correlazione, sostenendo che i dati ufficiali non dimostrino una maggiore incidenza di frodi tra le differenti aree geografica .

Scarsa concorrenza e accordi tra compagnie: Alcuni utenti ipotizzano la presenza di accordi tra le compagnie assicurative per limitare la concorrenza e mantenere i prezzi elevati. Questa ipotesi si basa sulla constatazione che la variabilità dei prezzi tra diverse compagnie per la stessa copertura assicurativa è molto ampia e difficilmente spiegabile solo con la valutazione del rischio individuale.

Cosa fa il governo per ridurre gli aumenti?

Le misure adottate o in discussione dal governo italiano per contrastare l’aumento dei prezzi delle assicurazioni RC Auto non sono così efficaci al momento, e alcune sono anche oramai vecchie di 14 anni, quando le auto e le moto erano completamente differenti:

Riforma del settore assicurativo: L’obiettivo generale di una riforma del settore assicurativo sarebbe quello di aumentare la concorrenza tra le compagnie e rendere il mercato più trasparente per i consumatori. Questo potrebbe tradursi in una maggiore pressione sulle compagnie assicurative per ridurre i prezzi o offrire servizi migliori.

Eliminazione dell’indennizzo diretto: Introdotto nel 2007, l’indennizzo diretto prevede che, in caso di sinistro con responsabilità di un solo conducente, il danneggiato si rivolga direttamente alla propria compagnia assicurativa per ottenere il risarcimento. Questa procedura mirava a semplificare e velocizzare i rimborsi. Non si capisce come l’eliminazione dell’indennizzo diretto potrebbe influenzare i prezzi delle polizze RC Auto. È possibile che il governo ritenga che questo meccanismo non abbia prodotto i benefici sperati in termini di riduzione dei costi per le compagnie assicurative e, di conseguenza, per gli assicurati.

Decreto legislativo 184/2023: Questo decreto punta a rimodellare il panorama normativo del settore assicurativo. Tuttavia, dobbiamo evidenziare la presenza di “zone d’ombra” che potrebbero limitarne l’efficacia nel contrastare l’aumento dei prezzi, ne parliamo più avanti in dettaglio.

Portabilità della scatola nera: Introdotta di recente, questa misura consente agli assicurati di trasferire i dati della propria scatola nera, che dimostrano la loro guida virtuosa, a un’altra compagnia assicurativa per ottenere sconti e vantaggi, come prezzi più bassi. Questa misura mira ad aumentare la concorrenza tra le compagnie assicurative, incentivando gli automobilisti a cambiare compagnia se trovano un’offerta migliore. La portabilità della scatola nera potrebbe portare a una maggiore personalizzazione dei premi assicurativi, basati sull’effettivo stile di guida del singolo automobilista.

Al momento non ci sono analisi di impatto o studi di fattibilità condotti dal governo per valutare l’efficacia di queste misure nel contrastare l’aumento dei prezzi delle assicurazioni RC Auto.
Sicuramente se non lo farà il governo lo faranno i siti specializzati, purtroppo potranno essere fatti solo a posteriori.

Come sono cresciuti i prezzi delle assicurazioni auto in Italia?

Ovviamente i rincari non sono uguali in ogni città d’Italia, in alcune città sono aumentate di più ed in altre sono aumentate meno. Ecco un esempio di

CittàAumento AnnuoPrezzo Medio (Agosto 2024)
Roma+12,0%539 euro
Milano+7,4%415 euro
Torino+7,9%480 euro
Genova+5,8%489 euro
Bologna+5,4%443 euro
Firenze+7,5%514 euro
Bari+5,7%478 euro
Palermo+7,4%445 euro
Foggia+2,6%868 euro

Questo non vuol dire che le altre città non hanno subito rincari dei prezzi delle assicurazione auto, genericamente possiamo dire che tutte le province italiane hanno registrato incrementi di prezzo nel periodo considerato.
Il differenziale di prezzo tra Napoli (città più cara) e Aosta (città meno cara) è di 272 euro, con un aumento medio del 9,7% su base annua.
Il 13/12/2023 è stato pubblicato un decreto che avrebbe dovuto limitare i rincari, ma come vediamo non ha avuto molto successo.

Spiegazione del Decreto Legislativo 184/2023

Il Decreto Legislativo 22 novembre 2023, n. 184, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 13/12/2023 ed entrato in vigore il 23 dicembre 2023, recepisce la Direttiva (UE) 2021/2118 del Parlamento europeo e del Consiglio. Questa direttiva modifica alcune parti della Direttiva 2009/103/CE, riguardante l’assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore.

In sintesi, il decreto legislativo 184/2023 introduce una serie di modifiche al Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285) e al Codice delle Assicurazioni Private (Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209), al fine di adeguare la normativa italiana alle disposizioni europee.

Ecco alcuni punti chiave del decreto

Definizione di veicolo: Viene aggiornata la definizione di “veicolo” all’interno del Codice delle Assicurazioni Private, includendo veicoli a motore azionati da forza meccanica con velocità massima superiore a 25 km/h o peso netto superiore a 25 kg e velocità massima superiore a 14 km/h, rimorchi destinati a essere utilizzati con tali veicoli e veicoli elettrici leggeri da individuarsi con apposito decreto. Inoltre è spiegato che le sedie a rotelle per persone con disabilità non sono considerate veicoli.
Tutto il resto, se supera i 14km/h rientra come veicolo da assicurare, come le bici elettriche, monopattini e scooter elettrici.

Obbligo di assicurazione: Viene ribadito l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi per i veicoli, a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento, compresi i veicoli utilizzati in zone ad accesso limitato. Sono previste sanzioni amministrative per la violazione dell’obbligo di assicurazione.

Deroghe all’obbligo di assicurazione: Sono introdotte deroghe all’obbligo di assicurazione per i veicoli ritirati dalla circolazione, quelli il cui uso è vietato e quelli non idonei all’uso come mezzo di trasporto o il cui utilizzo è stato sospeso su richiesta dei proprietari.

Massimali di garanzia: Vengono aggiornati i massimali minimi di garanzia per l’assicurazione RC Auto: 6.450.000 euro per sinistro per danni alle persone e 1.300.000 euro per sinistro per danni alle cose. Per i veicoli adibiti al trasporto di persone (categorie M2 e M3) i massimali minimi sono più elevati.

Preventivatore “Preventivass”: Viene istituito uno strumento online gratuito e indipendente, chiamato “Preventivass“, per confrontare i prezzi, le tariffe e le condizioni contrattuali delle diverse compagnie assicurative per la RC Auto.

Attestazione sullo stato del rischio: Viene confermato il diritto degli assicurati di ottenere l’attestazione sullo stato del rischio relativo agli ultimi cinque anni del contratto RC Auto. Le compagnie assicurative non possono discriminare i clienti in base alla nazionalità o al precedente Stato membro di residenza.

Tutela dei danneggiati nei sinistri con rimorchi: Vengono introdotte disposizioni specifiche per la tutela dei danneggiati in caso di sinistri che coinvolgono un rimorchio trainato da un veicolo, in particolare quando il rimorchio ha un’assicurazione separata.

Fondo di garanzia per le vittime della strada: Vengono rafforzate le funzioni del Fondo di garanzia per le vittime della strada, prevedendo il suo intervento anche in caso di insolvenza dell’impresa assicurativa del responsabile del sinistro, anche nel caso di sinistri causati da natanti.

Organismo di indennizzo italiano: Vengono ampliate le competenze dell’Organismo di indennizzo italiano, che potrà risarcire i danni subiti in altri Stati membri da cittadini residenti in Italia, in caso di insolvenza dell’impresa di assicurazione.

Ma in pratica che significa?

Ci sono alcuni provvedimenti che non sono per niente a favore di noi assicurati.
Ad esempio aumentando i massimali a tappeto ovviamente aumentano i prezzi delle assicurazioni auto anche per chi non ha mai fatto incidenti da anni (o decenni come me).
In pratica pagheremo di più senza un reale motivo, cosa che va tutto a favore delle compagnie assicurative, che si troveranno facilmente soldi in più senza aver fatto nulla.

Un altro esempio è assicurare mezzi non circolanti, ma anche non è chiaro se vanno assicurati mezzi usati solo in aree private o anche se vanno assicurati mezzi non più omologabili per l’uso in pubblico.

In sintesi vediamo facilmente dei “regali” fatti alle compagnie assicurative, ma se ci sono regole per far risparmiare noi assicurati queste non sono per nulla evidenti.

Chi subirà i maggiori aumenti dei prezzi delle assicurazioni auto

Le categorie potenzialmente più a rischio, che subiranno quindi i maggiori aumenti dei prezzi delle assicurazioni auto, saranno:

Classi di merito superiori alla prima: Gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima hanno subito un rincaro del premio medio del 10,4% ad agosto 2024, a fronte di un aumento del 6,1% per gli assicurati in prima classe. Questo suggerisce che gli automobilisti con uno storico di sinistri con colpa potrebbero subire aumenti maggiori rispetto a chi ha una classe di merito più bassa.

Veicoli di alto valore e costo di riparazione: Il costo di riparazione è un fattore che influenza il premio assicurativo. Pertanto, è plausibile ipotizzare che i veicoli di alto valore, con tecnologie avanzate e costi di riparazione elevati, potrebbero essere soggetti a rincari maggiori.

Residenti in zone ad alto rischio: Esistono differenze significative nei premi assicurativi a seconda della provincia di residenza. Le città del Sud Italia, in particolare Napoli, tendono ad avere premi più alti.
I veicoli immatricolati o di queste aree, considerate ad alto rischio a causa di una maggiore incidentalità o di un’alta probabilità di truffe assicurative, subiranno aumenti più consistenti.

Risparmiare sull’Assicurazione Auto diventa sempre più difficile

Abbiamo visto che l’aumento generalizzato dei prezzi dell’assicurazione RC Auto in Italia è reale, mettendo in luce le difficoltà degli automobilisti. Nonostante il Decreto Legislativo 184/2023 introduca misure per regolamentare il settore, non è chiaro se queste siano sufficienti a contrastare l’aumento dei prezzi.

Ecco quindi alcuni suggerimenti per risparmiare sull’assicurazione auto, cercando di sfruttare queste nuove regole del decreto.

Usa al meglio gli strumenti di confronto

Preventivass: Il Decreto Legislativo 184/2023 ha istituito “Preventivass”, uno strumento online gratuito accessibile tramite i siti web dell’IVASS e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo strumento permette di confrontare prezzi, tariffe e condizioni contrattuali di diverse compagnie assicurative per la RC Auto.

Altri Comparatori Online: Siti come “Facile.it” o “Segugio.it” offrono strumenti di confronto per le assicurazioni auto. Questi siti sono noti per offrire una panoramica delle offerte disponibili sul mercato, ma solo delle compagnie assicurative che hanno accordi con questi siti.

Strategie per Ridurre il Premio

Mantenere una Buona Classe di Merito: Guidare in modo responsabile e senza incidenti permette di accedere a classi di merito più vantaggiose, con conseguenti sconti sul premio assicurativo.

Valutare la Scatola Nera “Portabile”: Una recente normativa consente di “trasferire” i dati della scatola nera ad un’altra compagnia assicurativa. Questa opzione, se sfruttata correttamente, potrebbe portare a bonus e prezzi inferiori.

Confrontare Offerte e Cambiare Compagnia: Il mercato assicurativo offre diverse opzioni. Confrontare le offerte di diverse compagnie, soprattutto al momento del rinnovo, può aiutare a trovare il prezzo più conveniente.

Fattori da Considerare

Classe di Merito: Le classi di merito superiori alla prima comportano aumenti maggiori rispetto alla prima classe.

Luogo di Residenza: Esistono differenze significative nel premio assicurativo a seconda della provincia di residenza. Le città del Sud Italia, come Napoli, tendono ad avere premi più alti rispetto alle città del Nord.

Stato del Veicolo: Veicoli più vecchi, con un valore di mercato inferiore, potrebbero beneficiare di polizze RC Auto meno costose.

Consigli Aggiuntivi

Negoziare con la Compagnia Assicurativa: In alcuni casi, è possibile negoziare il prezzo dell’assicurazione con la propria compagnia, soprattutto se si è clienti di lunga data o se si hanno più polizze attive.

Richiedere Preventivi Personalizzati: Al di là dei comparatori online, è consigliabile richiedere preventivi personalizzati direttamente alle compagnie assicurative, fornendo tutte le informazioni rilevanti per ottenere un calcolo preciso del premio.

Nessuno ti regala niente

Risparmiare sull’assicurazione auto è possibile adottando un approccio attivo, confrontando le offerte, valutando le proprie esigenze e sfruttando gli strumenti disponibili.
Non fermarti alla prima offerta che trovi, vai all’agenzia assicurativa e tratta su ogni costo per vedere se c’è la possibilità di abbassare il prezzo delle assicurazioni auto o moto in ogni modo possibile.

Riassumendo

Nonostante gli sforzi del governo per regolamentare il settore assicurativo, come dimostra l’introduzione del Decreto Legislativo 184/2023 e di strumenti come “Preventivass”, i prezzi delle assicurazioni RC Auto in Italia continuano a salire, mettendo a dura prova gli automobilisti. L’aumento generalizzato dei prezzi, che ad agosto 2024 ha raggiunto una media di 418 euro, con un incremento del 6,7% su base annua, non sembra trovare giustificazione nell’andamento dell’incidentalità o nella situazione economica delle compagnie assicurative.

Particolarmente colpiti da questa escalation sono gli automobilisti appartenenti a classi di merito superiori alla prima, che hanno subito rincari fino al 10,4%. A preoccupare sono anche le forti disparità territoriali, con le città del Sud Italia, come Napoli, che continuano a registrare premi significativamente più alti rispetto al resto del Paese.

In attesa di interventi governativi più incisivi, volti a contrastare questa tendenza al rialzo e a garantire maggiore equità nel mercato assicurativo, agli automobilisti non resta che adottare un approccio proattivo. Confrontare le offerte, valutare la portabilità della scatola nera e richiedere preventivi personalizzati sono solo alcune delle strategie che possono aiutare a contenere i costi e a trovare la polizza più conveniente.

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