Gli straordinari in Smart Working vengono pagati?

Gli straordinari in Smart Working vengono pagati?

11 Giugno 2020 0 Di Redazione

Oggi parliamo del problema del lavoro straordinario in smart working, in particolare se gli straordinari in smart working devono essere pagati oppure se il lavoro da casa preclude al pagamento del lavoro straordinario, ossia svolto oltre l’orario stabilito dal contratto di lavoro.
Vediamo se il lavoro straordinario deve essere pagato anche se svolto in modalità smart working oppure se questo costituisce un caso a parte e deve essere trattato in maniera differente rispetto alla classica prestazione lavorativa.

Ma quindi gli straordinari in Smart Working vengono pagati come normale lavoro straordinario o no? E come vengono calcolati?
Intanto, per sapere se sono stati pagati, bisogna leggere la busta paga, se non sai come si legge una busta paga ti consigliamo di leggere il nostro articolo con la guida dedicata proprio a come è fatta una busta paga.

Lo smart working e il lavoro straordinario

Un primo punto che bisogna necessariamente tenere a mente è che lo smart working prevede lo straordinario solo ed esclusivamente se autorizzato da parte dell’azienda.
Molte imprese, prima del necessario cambiamento imposto dalla pandemia, lasciavano il libero arbitrio ai loro dipendenti, ovvero erano questi a stabilire se aggiungere ore di lavoro o meno ai loro turni pur di avere un lieve incremento della busta paga.
Con lo smart working, invece, è l’impresa a stabilire se le ore di lavoro extra devono essere svolte o meno dai dipendenti, i quali devono comunque garantire quel numero di ore lavorative alla settimana presenti nel contratto.

Gli straordinari in Smart Working vengono pagati oppure no?

Il lavoro in straordinario non viene pagato dalle imprese qualora sia il lavoratore a prendere tale iniziativa e questo non venga autorizzato da parte dell’impresa.
Se un lavoratore vuole sistemare alcune faccende per agevolare il suo turno successivo, ma queste vengono svolte al termine dell’orario di lavoro classico e senza che l’impresa l’abbia richiesto, quel lavoro aggiuntivo non viene riconosciuto come tale, quindi non è retribuito.
Pertanto, affinché un lavoratore venga correttamente corrisposto per le sue prestazioni lavorative straordinarie, è necessario che sia l’impresa a richiedere altre ore di lavoro a quel dipendente.
Solamente in questo modo è possibile, per un lavoratore, riuscire a ottenere quell’aggiunta salariale che gli permette a tutti gli effetti di incrementare quanto gli spetta.

Di conseguenza lo straordinario durante lo smart working assume dei toni totalmente differenti rispetto quello classico e deve essere svolto solo su richiesta dell’impresa.

Condividi subito