Comodato d’Uso Gratuito di un Immobile

Comodato d’Uso Gratuito di un Immobile

4 Aprile 2017 Off Di Redazione

Novità per il Comodato d’Uso Gratuito di un Immobile con la nuova Legge si stabilità.
La Legge di Stabilità 2016 approva l’abolizione della TaSi sulla prima casa.
Inoltre viene viene modifica la sezione inerente il Comodato d’Uso Gratuito verso i parenti di primo grado, quindi genitori e figli.

Questo a fatto si che il Comodato d’Uso Gratuito degli Immobili ritornasse in auge e venga utilizzato per acquisti di nuove abitazioni.
Cerchiamo di capire bene, però, non è così semplice come sembra.Comodato d'Uso Gratuito di un Immobile

Comodato d’Uso Gratuito di un Immobile – Cos’è e come funziona

Il comodato d’uso è una specie di contratto di prestito a tempo, ma a titolo gratuito.
Cioè, è un contratto vero e proprio, dove il comodante da al comodatario il bene immobile per un periodo di tempo definito nel contratto.
Il comodatario è obbligato alla scadenza alla riconsegnare del bene al legittimo proprietario, il comodante.

Questo contratto è disciplinato dall’artt. 1803-1812 del Codice Civile.
Il comodatario può utilizzare l’immobile per tutta la durata del contratto custodendolo con la diligenza del buon padre di famiglia.
Il diritto di godere del bene, non è cedibile a terze persone a meno che non ci sia il consenso proprietario legittimo.

Nel caso in cui fosse ceduta terzi senza consenso, il proprietario può richiedere il recesso del contratto o un risarcimento danni.

Potrebbe anche accadere che nel contratto non venga definita una scadenza e che non sia una scadenza naturale.
In questo caso il proprietario dell’immobile può richiedere il possesso quando vuole e il comodatario è tenuto a restituire il bene immediatamente.

Per redigere il contratto di Comodato Gratuito dell’Immobile bisogna sostenere delle spese e queste sono a carico del comodatario.
Nel caso in cui il comodatario debba sostenere delle spese di natura straordinaria ed urgenti per la manutenzione e conservazione del bene, il proprietario ha l’obbligo di rimborsare le spese sostenute.

Può capitare che il bene in comodato presenta dei vizi e dei difetti che possono creare danno a colore che se ne servono, in questo caso il comodante è tenuto a risarcire il comodatario se, pur a conoscenza dei vizi, non lo abbia avvisato.

Gli immobili dati in comodato d’uso gratuito seguono le seguenti regole di base.

Registrazione del Contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile

Come abbiamo già detto il comodato è sempre gratuito.

Logicamente se ci fosse un pagamento diventerebbe una normale locazione.

Gli immobili a Contratto di Comodato hanno l’obbligo di stipulare e registrato il contratto in forma scritta presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dalla sottoscrizione del contratto. Come da D.P.R. 131/86, art. 5, del T.U.I.R. – Testo Unico Imposte di Registro.

A questo punto nascono spontanee delle domande, le tasse come IMU, TASI, TARI, chi le deve pagare? Il proprietario o il comodatario?

Fondamentale da capire per evitare problemi familiari insormontabili.

Per quanto riguarda l’IMU, il pagamento è riferito ai proprietari. Ma con la nuova legge si stabilità le cose sono cambiate.
Il comodatario non deve pagare l’IMU poiché è il titolare del diritto di godimento ma non del diritto di proprietà.

Il comodatario riveste il ruolo di detentore del bene immobile, quindi non è soggetto a pagare imposte municipali o statali sulla proprietà.

Comodato d'Uso Gratuito di un ImmobileLa TASI, invece, bisogna pagarla a metà una quota per uno e nel caso in cui una parte mancasse il pagamento, la controparte non è perseguibile di tale mancanza.

Il comodatario non è soggetto a pagamento della TASI se utilizza l’immobile come abitazione principale, così decreta la legge stabilità 2016.

Invece è a carico del comodatario la TARI.

Il comodatario, essendo il soggetto che occupa l’immobile, è di sua pertinenza il pagamento della TARI, la tassa sui rifiuti è riferita a colui che produce i rifiuti.

Se il Comodato d’uso gratuito è verso i figli o viceversa a genitori, la legge di stabilità 2016 prevede alcune agevolazioni fiscali per i contratti registrati e con particolari condizioni, vediamo quali.

Se il proprietario concede al figlio o viceversa al genitore un’abitazione non di lusso, rientra nel diritto di agevolazioni fiscali delle imposte comunali come IMU e TASI.

La legge di stabilità 2016 prevede una riduzione pari al 50% della base imponibile per il calcolo delle imposte comunali per tutti gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito.

Per beneficiare della riduzione gli immobili devo essere classificati nella categoria catastale C/2, C/6 e C/7, con una sola unità pertinenziale per ciascuna categoria catastali indicata anche se sono accatastate con l’unità ad uso abitativo.

Inoltre la condizione indispensabile è la registrazione del contratto e deve avere i seguenti requisiti:

Il comodante, cioè il proprietario, deve possedere:

1. un solo immobile in Italia
2. deve essere residente e abitare abitualmente nel comune dove è stato concesso in comodato

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Ma come si registra il contratto di Comodato d’Uso Gratuito?

Come abbiamo detto il contratto deve essere in forma scritta e la registrazione si formalizza presso lo sportello dell’Agenzia delle Entrate.

La procedura è la seguente:

1. Pagare con il modello F23 l’imposta di registro di € 200 con il codice tributo 109T

2. Andare presso l’Agenzia delle Entrate e presentare due copie del contratto sottoscritte in originale

3. Presentare il modello 69 debitamente compilato per la richiesta di registrazione.
Il modello si prende negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, potrete compilarlo direttamente in sede.

4. Acquistare una marche da bollo da € 16 che va applicata sulle copie degli atti da registrare. Domandare se ne occorre solo una prima di acquistarle.

5. Delega delle parti se non sono presenti.
Ricordate copia della carta di identità del comodante o del comodatario che lo ha incaricato.

Questa può essere un’altra modalità di acquisto della prima casa per un figlio. 
Capita che non riesca ad acquistarla da solo a causa della mancata erogazione del mutuo.

Se non ci si aiuta in famiglia chi ci aiuta? Questa una soluzione alternativa, poi grazie alla Legge di Stabilità qualche spesa è stata anche abolita, cogliamo l’occasione!

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