Come calcolare i contributi volontari Inps

Come calcolare i contributi volontari Inps

25 Febbraio 2019 0 Di Redazione

Chi vuole la pensione anticipata ha la possibilità di calcolare quelli che vengono chiamati gergalmente contributi volontari.
Vediamo allora come calcolare i contributi volontari INPS.

Come calcolare i contributi volontari Inps

Con i contributi volontari il lavoratore può arrivare al numero di contributi necessari per avere diritto alla pensione.
Vediamo di cosa si tratta con maggior dettaglio.

Cosa sono i contributi volontari INPS

contributi volontari INPS sono un mezzo per il lavoratore per versare i contributi mancanti per raggiungere il diritto alla pensione.
Versando i contributi volontari all’INPS il lavoratore può completare il numero di contributi minimi per accedere di diritto al trattamento previdenziale diretto, che non è altro che la pensione di vecchiaia o un assegno di invalidità.
I contributi volontari sono validi anche per incrementare l’importo della pensione mensile li dove c’è già un numero di contributi minimo per avere di diritto la pensione di vecchiaia.
Un modo molto comodo per esempio per arrivare alle pensioni quota 100 li dove i contributi mancanti sono pochi.

Come calcolare i contributi volontari

Quando si perde il lavoro e si è a pochi mesi dalla pensione il lavoratore può fare dei versamenti di contributi in modo da aumentare la quantità di contributi versati e di conseguenza anche la mensilità della pensione.
Il calcolo dei contributi volontari servono proprio a vedere quanti versamenti extra di contributi  possono essere fatti.
Si possono versare i contributi volontari per arrivare ai requisiti minimi necessari per avere diritto alla pensione di vecchiaia, si per quel che riguarda la contribuzione che l’assicurazione, ma anche se si vuole una pensione con una cifra maggiore di quello calcolato se serve arrivare a quei pochi mesi che mancano per scavalcare la soglia necessaria  per percepire una pensione più ricca.

Ci sono diversi modi di calcolare i contributi volontari, e questo cambia a seconda della categoria a cui si decide di fare richiesta.
Un lavoratore autonomo, per esempio, farà il calcolo dei contributi volontari sulla media dei redditi presentati all’Irpef nel corso degli ultimi 3 anni di contributi versati.

Altri contributi

Ci sono molti tipi di contributi volontari che si possono versare.
Ogni tipologia cambia in base al lavoro che si è fatto negli ultimi anni.
I lavoratori iscritti al regime di gestione separata, infatti, versano un contributo volontario ogni mese, e per questo sono costretti a  calcolare il valore dell’importo medio dei guadagni ricevuti negli ultimi 12 mesi di contributi.
I lavoratori dipendenti invece devono fare i calcoli non sui mesi ma sulle ultime 52 settimane di contributi obbligatori, e di conseguenza devono versare i contributi settimanalmente.

Per i casi più complicati è meglio affidarsi ad un CAF o ad un commercialista, perché anche se i contributi volontari Inps possono essere pagati da tutti i lavoratori, capire come calcolare i contributi volontari INPS può essere lungo ed è facile commettere errori nei calcoli.
In dettaglio possono versare i contributi volontari all’INPS,  tutti i lavoratori dipendenti,  i lavoratori dei fondi speciali di previdenza, i titolari di un assegno ordinario di invalidità ed ovviamente i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.
Infine non possono versare i contributi volontari all’INPS quei lavoratori dipendenti che sono già iscritti all’INPS, o alle altre forme di previdenza aderenti come ad esempio commercianti, artigiani e coltivatori diretti.

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