Tag: BNL

La BNL, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., è tra i più grandi gruppi bancari italiani.
Ad oggi vanta 2,5 milioni di clienti, con 163.000 clienti formati da professionisti, piccole imprese, grandi imprese ed enti privati e pubblici.

La BNL fu fondata nel 1913, e dopo una vita travagliata nel 2006 diventa parte del gruppo bancario francese BNP Paribas.
Del Gruppo BNL fanno parte Findomestic, Artigiancassa, Ifitalia, BNL Finance, BNL POSitivity.

La storia di BNL

La BNL nasce con un altro nome: Istituto Nazionale di Credito per la Cooperazione, ed era una banca nazionale voluta dal Re d’Italia (si, a quei tempi c’era il Re) con l’obiettivo di dare ai lavoratori prestiti e investimenti che allora erano a disposizione solo di imprese.
Questo avrebbe permesso di trasformare l’Italia rurale in Italia industriale.

Fu dopo la prima guerra mondiale, precisamente nel 1927, che venne chiamata Banca Nazionale del Lavoro e della Cooperazione prima e solo Banca Nazionale del Lavoro poi.
Facevano parte della banca il Tesoro dello Stato, la Banca d’Italia e le Casse nazionali per le assicurazioni sociali, queste partecipazioni fanno si che la BNL diventa di fatto una Banca di Stato.

Pochi sanno che la BNL fu determinante per gli investimenti e la crescita di molte industrie innovative dell’epoca, a partire del cinema italiano soprattutto quando il fascismo bloccò l’importazione dei film stranieri, ed anche come finanziatore di opere edili come le costruzioni per l’Esposizione Universale Romana E42 (quello che oggi è il quartiere EUR di Roma) arrivando a finanziare l’industrializzazione dell’estrazione del marmo di Carrara.

Durante la crisi degli Anni Trenta, che peggiorò fino a fine guerra grazie alle politiche fasciste di chiusura nazionalistica, la BNL riuscì a inglobare molte banche cattoliche che erano entrate in crisi profonde, ed anche la Banca Agricola Italiana andando così a diventare la banca più popolare tra i lavoratori.

La BNL in questo periodo fu fondamentale anche per le grandi imprese, famoso fu il finanziamento alla FIAT per realizzare fabbriche più moderne e gli aiuti alla Cassa del Mezzogiorno e i finanziamenti per l’industria dell’estrazione, permettendo la fondazione dell’ENI.

Questo fu il periodo d’oro della BNL, che con accordi e acquisizioni di banche estere arrivò addirittura a diventare la nona banca più importante del mondo.

Questa forza le permise di creare il famoso cartello delle banche, ossia un accordo di non concorrenza sui tassi d’interesse tra banche italiane, bloccando così la libera concorrenza sul mercato bancario Italiano.

Nello stesso periodo, metà degli anni ’60, però arrivò la crisi economica e l’inflazione alle stelle, che insieme al cartello delle banche bloccò e di fatto distrusse il tessuto produttivo italiano.
La maggior parte delle imprese private chiudettero e anche gli enti pubblici non producevano più utili.
Gli unici soldi rimasti erano i risparmi delle famiglie e dei lavoratori, che di fatto mantennero in vita la banca.

Iniziò il recupero alla fine degli anni ’70, ma contemporaneamente la banca fu coinvolta in una serie di scandali, come il caso Nomisma o il caso di BNL Atlanta.

Fu nel 1992 che la BNL venne trasformata in Società per Azioni, terminando la sua storia di Banca di Stato, e buona parte delle azioni fu acquistata da Unipol prima e nel 2006 da BNP Paribas che è l’attuale socio di maggioranza.

Nel 2008 BNP Paribas acquisisce Fortis, la prima banca belga, Findomestic ed entra in PerMicro, una società Italiana per il microcredito.

I servizi di BNL

BNL offre servizi sia direttamente dalla Banca che dalle società di cui è proprietaria.
La banca offre ovviamente i conti correnti, ma anche mutui, prestiti e cessioni del quinto.
Oltre ai prestiti offerti dalla banca BNL, i più classici, ci sono tutta una serie di mutui particolari e prestiti finalizzati offerti da Findomestic.

8 Maggio 2015 0

La Cessione del Quinto di BNL

Di Redazione

Cessione del Quinto BNL. Il prestito garantito per dipendenti privati, pubblici, forze dell’ordine e pensionati. Per richiederlo basta la busta paga o il cedolino della pensione.