Quanto può salire il prezzo del gas ancora?
12 Marzo 2022Cosa dobbiamo aspettarci? Quanto può salire il prezzo del gas il prossimo mese?
La situazione che stiamo vivendo è nuova sotto tutti i punti di vista, soprattutto perché negli ultimi 30 anni la globalizzazione e la pace tra le grandi potenze mondiali ha mescolato e interconnesso tante fonti energetiche.
La situazione creata da Putin con l’invasione dell’Ucraina ha di fatto rotto queste interconnessioni.
Vediamo che conseguenze porta all’Europa e a noi Italiani.
Indice
Le forniture di Gas
Dobbiamo iniziare col dire che l’Italia è un paese che “va a gas”, ma non abbiamo una grande produzione di gas, e c’è da dire anche che le miopi politiche degli anni passati hanno diminuito di molto questa produzione.
Se prendiamo i dati del MISE del 2020, difatti, vediamo che il gas naturale è quasi tutto importato dall’estero:
- Quello prodotto in Italia è il 4,4%
- Olanda e Norvegia 2,9%
- Libia 4,2%
- Azerbaijan 9,5%
- Algeria 27,9%
- Russia 38,2%
- Altri (il metano liquido via mare) 13,1%
Li riporto su un grafico, così sono più evidenti:
Come vedete la Russia ha la fetta più grande, seguita dall’Algeria e dall’Azerbaijan.
Una cosa da ricordare è che un gasdotto non si costruisce in pochi mesi, quindi per i prossimi anni l’Italia dovrà spostare la grandissima quota Russa verso gli stati che sono già collegati via gasdotto e principalmente da Algeria, Libia e Azerbaijan, e costruire nuovi rigassificatori, che sono quelle fabbriche che trasformano il gas liquido proveniente dalle navi in gas come lo conosciamo.
Questo significa fare nuovi accordi per il prezzo e per la durata verso le nazioni produttrici e investire milioni di euro per costruire nuovi rigassificatori, e questo potrà in un primo momento far salire il prezzo del gas, per poi ridiscendere a investimenti finiti.
Il tutto dipenderà da quanto saranno bravi i nostri politici a far partire velocemente questi nuovi accordi e a dare l’ok per la costruzione dei nuovi rigassificatori.
Il gas per le case
La buona notizia è che non siamo ancora in economia di guerra, ossia non abbiamo razionamenti sull’uso del gas, come ha detto Draghi ieri, quindi le cose vanno male si, ma non malissimo, c’è tempo per prendere provvedimenti anche se dovremo stringere un po’ la cintura per i prossimi mesi che vedranno ancora salire il prezzo del gas.
Data la situazione tutt’altro che stabile c’è il rischio concreto che la Russia chiuda i rubinetti, anche se è un rischio remoto, visto che la situazione economica Russa sta diventando veramente disastrosa e se chiude le forniture con i paesi Europei dovrà rinunciare a una buona fetta di guadagni, guadagni che non può avere da altre nazioni, e questi sono i soldi che gli servono sia a pagare la guerra in corso, ma anche stipendi, pensioni e servizi pubblici.
Quindi, a meno di non voler adottare una politica suicida, nessun analista economico vede questa ipotesi come realistica.
Questa situazione ha portato ad una richiesta di gas maggiore da altri paesi, cosa che ha fatto salire il prezzo del gas per la famosa regola di mercato dove il materiale più ricercato aumenta di prezzo, mentre quello meno cercato diminuisce di prezzo.
Il caso che stiamo vivendo in questi giorni è proprio questo, dato che è sicuro che i clienti più importanti per il gas russo hanno dichiarato che presto non lo acquisteranno più, il prezzo al metro cubo è schizzato verso l’alto
I dati di Arera lo confermano (cliccate qui per andare sulla pagina di Arera)
Probabilmente vedremo salire il prezzo del gas finché non ci sarà il distacco definitivo dalla Russia, che indicherà ai mercati che la situazione si è assestata, e quindi non sarà più un materiale cercato e dovremmo smettere di veder salire il prezzo del gas.
Di solito dopo questa fase il prezzo tornerà a diminuire, ma ci vorranno tanti mesi, almeno 2 o 3 anni.
Visto che abbiamo tempo per il prossimo inverno, chi può farebbe bene a comprare una stufa a legna fintanto che vediamo continuare a salire il prezzo del gas, ce ne sono molte tra i 200€ e i 300€, una alternativa non molto ecologica, ma molto efficace.
Il gas per le fabbriche
Noi cittadini però siamo solo una parte dei consumatori.
Tantissime fabbriche usano il gas per le loro lavorazioni, e questo è il problema più grande da risolvere.
Tutte le lavorazioni del vetro, della ceramica, chi lavora con smalti, la lavorazione dei metalli e tutte quelle industrie di trasformazione che richiedono un forno o un crogiolo.
Se continua a salire il prezzo del gas anche per le industrie potremo vedere un blocco o un rallentamento della produzione di tantissimi prodotti che usiamo, a pezzi di ricambio, a infrastrutture che inevitabilmente diventerebbero inutilizzabili.
Ovviamente tra stare un po’ al freddo e perdere il lavoro la scelta sarà quella di diminuire l’uso del gas casalingo per evitare danni ben più gravi nel mondo del lavoro.
Il gas e l’elettricità
Un altro problema derivato dall’aumento del gas è l’aumento della bolletta elettrica.
Già, perché l’elettricità in Italia è prodotta quasi tutta da centrali a gas.
Per questo si è parlato di rimettere in funzione le centrali a carbone, almeno finché gli interventi per la creazione di elettricità da impianti fotovoltaici e eolici non prendono il via per iniziare a spegnere le centrali a gas in favore delle centrali di energia elettrica rinnovabile.
Dobbiamo anche ricordare che l’apertura di centrali nucleari come le conosciamo oggi è anch’essa un’opzione, ma la costruzione di una centrale nucleare richiede tempo e tanti soldi, e contemporaneamente si sta andando molto avanti nella ricerca di centrali nucleari a fusione di nuova concezione che sono molto più sicure riguardo alla radioattività, e per questo preferibili alle centrali nucleari standard.
Qui un articolo che spiega che il primo prototipo entrerà in funzione dal 2028.
Chi abita in zone ventose può seriamente iniziare a pensare ad un generatore eolico per la casa, è comunque un buon investimento anche se le cose cambiassero in meglio già da domani.
Ma quindi quanto può salire il prezzo del gas ancora?
Non è un dato di facile previsione, quindi prendete quanto sto per dire con le pinze, visto che ancora non ci sono accordi nuovi in essere, ne una decisione politica a riguardo.
Per i prossimi mesi aspettiamoci una salita, che però non avvertiremo prima della fine dell’autunno, visto che nel periodo primaverile e estivo consumiamo meno gas.
Nel prossimo inverno potremmo vedere il prezzo del gas aumentare ancora fino al 50% in più rispetto ad oggi, quindi se spendi 600€ per la bolletta del gas è probabile che arriverai a 900€ a bolletta.
Tanto dipenderà da come procede l’invasione Russa in Ucraina, e quanto ci metteremo noi Italiani a mettere in piedi alternative valide per la creazione di nuovi impianti elettrici, che potranno sostituire forni e sistemi di riscaldamento sia per le case che per l’industria.
Comunque non torneremo mai più ai prezzi di Aprile/Maggio 2021.
Vi lascio il grafico dell’andamento del prezzo dell’ultimo anno del gas naturale, preso da FXEmpire.
Link di approfondimento
Geopop: Stop al gas naturale Russo? Le possibili soluzione dell’Italia nel breve e lungo termine