Gli stipendi potranno essere pagati in Bitcoin?

Gli stipendi potranno essere pagati in Bitcoin?

14 Luglio 2022 0 Di Redazione

Veramente siamo arrivati a pagare stipendi in Bitcoin? Non iniziamo coi film di fantasia in testa e vediamo di cosa si tratta realmente.
Le criptovalute sono sempre più diffuse in tutto il mondo, tanto che negli ultimi tempi continuano a nascere nuove tipologie di queste monete virtuali. Per molto tempo sono state utilizzate da una nicchia di utenti in grado di comprenderne il valore, anche se mancava una regolamentazione ufficiale. Adesso sempre più negozi e aziende accettano pagamenti con le criptovalute, soprattutto per quanto riguarda il Bitcoin, la moneta virtuale più famosa di tutte.

Il Bitcoin è stata la prima criptovaluta ad essere stata creata nel 2009 da una o più persone il cui pseudonimo era Satoshi Nakamoto. La differenza con le normali valute è che il Bitcoin non ha degli enti terzi che monitorano una transazione economica, ma è tutto lasciato nelle mani di chi acquista e di chi compra, grazie anche all’utilizzo di un sistema di crittografia che rende maggiormente sicure le transazioni.

Nel corso del tempo questa moneta virtuale è passata dall’essere utilizzata solo da alcune nicchie di persone prevalentemente sul web, all’essere accettata da negozi e aziende in diversi luoghi del mondo. Non è infatti difficile attualmente trovare ristoranti, pub o negozi che accettano pagamenti in Bitcoin o una sorta di bancomat dedicati alla valuta virtuale. L’espansione del Bitcoin è tale che dà ormai un po’ di tempo si è iniziato a parlare di pagare gli stipendi in Bitcoin, la più importante moneta virtuale.

Stipendi virtuali

Se fino a poco tempo fa sembrava impossibile l’idea di pagare stipendi in Bitcoin, di recente ciò è diventato realtà in alcuni casi. Ad esempio alcune star dell’NBA, Klay Thompson e Andre Iguolada dei Golden State Warriors, squadra vincitrice dell’ultimo campionato di basket americano, hanno comunicato sui propri profili social di essere entusiasti di ricevere parte dei loro stipendi in Bitcoin. Ma non è l’unico caso: anche il famoso calciatore Lionel Messi del Paris Saint-Germain ha ricevuto una parte dei suoi stipendi in Bitcoin. Una tendenza che si sta diffondendo sempre di più.

In Italia ad esempio, il gruppo di consulenza fiscale chiamato Soluzione Tasse, ha visto il suo presidente, Gianluca Massini Rosati, ricevere lo stipendio completamente in criptovalute, offrendo la possibilità anche ad altri dipendenti dell’azienda di ottenere parte del salario in Bitcoin o altre valute.

Secondo alcuni sondaggi, anche in molti altri paesi europei prende sempre più piede l’idea di ricevere una parte del proprio stipendio in Bitcoin specialmente nella fascia dei lavoratori più giovani che conoscono meglio l’argomento. D’altronde guardando al tasso di cambio Bitcoin Eur si può vedere come il valore della moneta virtuale possa raggiungere spesso degli alti valori che farebbero guadagnare potenzialmente molti più soldi di quelli ottenuti di base in uno stipendio normale. Non manca però un certo fattore di rischio.

Il Bitcoin come stipendio: rischi e vantaggi

Al momento però ricevere l’intero stipendio in Bitcoin può comportare certi rischi. Il principale è dato dalla volatilità del valore della criptovaluta, infatti, come già successo in passato, questo può aumentare o diminuire di molto nel giro di settimane o addirittura di giorni. In questo modo uno stipendio pagato completamente in Bitcoin potrebbe avere un valore molto più basso di quello ricevuto inizialmente.

Per questo motivo la situazione attualmente ideale è quella di pagare solo una parte di stipendio in Bitcoin, così da garantire ai lavoratori una certa sicurezza economica e in più agevolare l’ottenimento della criptovaluta, che altrimenti avrebbe dovuto essere acquistata privatamente, cosa che molti sono titubanti a fare non conoscendo a fondo le regole di questo mercato.

Avendo invece una parte degli stipendi in Bitcoin si promuove la diffusione di questa criptovaluta tra i lavoratori e anche la voglia di investire e spendere in questa moneta virtuale. Dunque sarà possibile che, in un futuro non molto lontano, molti lavoratori decideranno di avere una parte dei proprio stipendi in Bitcoin da poter poi investire e utilizzare così la moneta virtuale in altri settori.

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