NASPI: Cos’è, a Cosa Serve e Come Funziona

NASPI: Cos’è, a Cosa Serve e Come Funziona

27 Dicembre 2024 0 Di Redazione

La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una misura di sostegno economico introdotta in Italia per aiutare i lavoratori che perdono involontariamente il lavoro. Vediamo nel dettaglio cosa è, a cosa serve e come viene applicata nel mondo del lavoro.


Cos’è la NASPI?

La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una misura di sostegno economico istituita in Italia nel 2015 per aiutare i lavoratori subordinati che si trovano in stato di disoccupazione involontaria.

Caratteristiche principali della NASPI

  1. Indennità di disoccupazione
    • È un contributo economico mensile erogato dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).
    • Mira a garantire un supporto temporaneo ai lavoratori senza lavoro, consentendo loro di far fronte alle necessità economiche di base.
  2. Destinatari
    • È riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato e a specifiche categorie di lavoratori subordinati.
    • Include chi perde il lavoro per licenziamento, scadenza di contratto o dimissioni per giusta causa.
  3. Durata e importo
    • La NASPI viene erogata per un periodo massimo di 24 mesi (due anni), calcolato sulla base dei contributi versati negli ultimi quattro anni.
    • L’importo varia in base alla retribuzione media mensile del lavoratore, con un tetto massimo stabilito dall’INPS.

Obiettivi della NASPI

La NASPI serve a:

  • Fornire una rete di sicurezza economica a chi perde il lavoro.
  • Consentire ai beneficiari di dedicare tempo e risorse alla ricerca di un nuovo impiego.
  • Promuovere il reinserimento nel mercato del lavoro attraverso politiche attive di occupazione.

In sintesi, la NASPI è uno strumento fondamentale per proteggere i lavoratori e le loro famiglie durante i periodi di transizione lavorativa, offrendo un aiuto concreto per affrontare la disoccupazione e guardare al futuro con maggiore stabilità.


A cosa serve la NASPI?

Lo scopo principale della NASPI è fornire un supporto economico temporaneo ai lavoratori disoccupati, aiutandoli a mantenere una stabilità economica mentre cercano una nuova occupazione.
Inoltre, mira a favorire il reinserimento nel mercato del lavoro, offrendo tempo e risorse per aggiornare le competenze o cercare opportunità migliori.

La NASPI, per scendere più in dettaglio, ha l’obiettivo di fornire un sostegno economico temporaneo ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Le sue principali finalità sono:

  1. Garantire stabilità economica
    La NASPI aiuta i disoccupati a fronteggiare le spese quotidiane, come affitto, bollette, alimenti e altre necessità, evitando che la perdita del lavoro si traduca immediatamente in una crisi economica personale o familiare.
  2. Favorire il reinserimento nel mercato del lavoro
    L’indennità offre un periodo di respiro durante il quale il lavoratore può cercare un nuovo impiego o riqualificarsi professionalmente. In alcuni casi, può essere abbinata a iniziative di formazione o politiche attive per l’occupazione.
  3. Sostenere la transizione lavorativa
    Permette al lavoratore di affrontare il periodo di transizione tra un impiego e l’altro con maggiore tranquillità, senza l’urgenza di accettare condizioni di lavoro svantaggiose o non adeguate alle proprie competenze.

In sintesi, la NASPI è uno strumento di protezione sociale che non solo allevia le difficoltà economiche immediate, ma contribuisce a mantenere la dignità e la capacità di pianificazione del lavoratore nel suo percorso verso una nuova occupazione.


Chi può richiedere la NASPI?

La NASPI è riservata ai lavoratori subordinati che perdono involontariamente il lavoro. Di seguito i requisiti principali e i soggetti ammessi o esclusi:

Requisiti per accedere alla NASPI

Per richiedere la NASPI, il lavoratore deve soddisfare queste condizioni:

  1. Stato di disoccupazione
    • Il lavoratore deve trovarsi in una situazione di disoccupazione involontaria, ovvero licenziamento o scadenza del contratto.
    • Sono incluse anche le dimissioni per giusta causa o la risoluzione consensuale in casi specifici (ad esempio, accordi collettivi o trasferimenti non accettati).
  2. Contributi minimi versati
    • Aver accumulato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la perdita del lavoro.
  3. Giorni di lavoro effettivo
    • Avere lavorato almeno 30 giorni effettivi (anche non consecutivi) nei 12 mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.

Chi può richiedere la NASPI

La NASPI è destinata a diverse categorie di lavoratori subordinati, tra cui:

  • Lavoratori dipendenti del settore privato.
  • Apprendisti.
  • Soci lavoratori di cooperative con rapporto subordinato.
  • Lavoratori con contratto subordinato nel settore artistico.
  • Dipendenti pubblici a tempo determinato.

Chi è escluso dalla NASPI

Non possono accedere alla NASPI:

  • Dipendenti pubblici a tempo indeterminato.
  • Lavoratori agricoli con contratto a tempo determinato o indeterminato.
  • Titolari di assegni diretti di pensione, come la pensione di vecchiaia o anticipata.
  • Lavoratori stranieri stagionali, a meno che non abbiano un contratto subordinato nel settore privato diverso dall’agricoltura.

In caso di dubbi sull’idoneità o per assistenza nella presentazione della domanda, è possibile rivolgersi a un patronato o consultare il sito dell’INPS.


Come viene calcolata e per quanto tempo viene erogata?

La NASPI è proporzionata alla retribuzione percepita nei quattro anni precedenti la disoccupazione.
L’importo mensile è calcolato secondo queste regole:

  • Si prende la retribuzione media mensile imponibile a fini previdenziali.
  • L’indennità è pari al 75% della retribuzione media, con un limite massimo fissato annualmente dall’INPS.

La durata della NASPI dipende dai contributi versati: viene erogata per un numero di settimane pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni. Ad esempio, se si è lavorato per due anni, si ha diritto a un anno di NASPI. Ma vediamo questo aspetto più in dettaglio:

Come viene calcolata la NASPI e per quanto tempo viene erogata?

Calcolo dell’importo NASPI

L’indennità NASPI si basa sulla retribuzione media percepita dal lavoratore nei quattro anni precedenti la perdita del lavoro. Il calcolo avviene in questo modo:

  1. Retribuzione media mensile imponibile: si sommano tutte le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, e il totale si divide per il numero di settimane di contribuzione, moltiplicando poi il risultato per 4,33 (il numero medio di settimane in un mese).
  2. Percentuale applicata:
    • Se la retribuzione media mensile è inferiore a una soglia stabilita annualmente dall’INPS, l’indennità è pari al 75% della retribuzione media.
    • Per la parte della retribuzione che eccede tale soglia, si aggiunge il 25% della differenza.
  3. Limite massimo: l’importo mensile della NASPI non può superare un tetto massimo definito annualmente dall’INPS, aggiornato ogni anno.

Riduzione progressiva

A partire dal quarto mese di erogazione, l’importo della NASPI subisce una riduzione del 3% ogni mese.

Durata della NASPI

La NASPI viene erogata per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione accumulate negli ultimi quattro anni.

Esempio:

  • Se un lavoratore ha maturato 2 anni (104 settimane) di contribuzione negli ultimi quattro anni, avrà diritto a 52 settimane (1 anno) di NASPI.

La durata massima è di 24 mesi (2 anni), purché siano presenti almeno 4 anni di contributi.

Tempistiche di erogazione

L’indennità decorre:

  • Dall’8° giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro questo termine.
  • Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se inoltrata in ritardo.

Queste regole consentono di garantire un sostegno economico rapido e proporzionato alla situazione lavorativa del richiedente.


Come richiedere la NASPI?

La domanda va presentata online sul sito dell’INPS oppure tramite il supporto di un patronato o un intermediario abilitato.
Deve essere inoltrata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Passaggi principali:

  1. Accedere con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS) sul portale INPS.
  2. Compilare il modulo NASPI specificando i dati richiesti.
  3. Attendere la conferma dall’INPS, che comunicherà esiti e tempistiche.

L’impatto della NASPI nel mondo del lavoro

La NASPI svolge un ruolo cruciale nel garantire stabilità economica e sociale, non solo per i lavoratori, ma anche per il mercato del lavoro nel suo complesso. Il suo impatto può essere analizzato sotto diversi aspetti:

1. Sostegno economico per i lavoratori e le famiglie

La NASPI offre un’indennità che consente ai lavoratori disoccupati di coprire le spese essenziali, come affitto, bollette, alimenti e altri costi quotidiani.
Questo aiuto evita che la perdita del lavoro si traduca immediatamente in una crisi economica personale o familiare, contribuendo a preservare una qualità della vita dignitosa durante la ricerca di un nuovo impiego.

2. Tempo per riqualificarsi e trovare un impiego migliore

Grazie alla NASPI, i lavoratori disoccupati possono affrontare il periodo di transizione con maggiore serenità, avendo tempo per:

  • Cercare un lavoro che corrisponda meglio alle loro competenze e aspirazioni.
  • Partecipare a corsi di formazione o riqualificazione professionale, migliorando le loro opportunità occupazionali.
    Questo rende la NASPI non solo un aiuto immediato, ma anche un supporto per il miglioramento delle competenze nel lungo termine.

3. Stabilizzazione del mercato del lavoro

La NASPI aiuta a ridurre gli effetti negativi delle fluttuazioni economiche, fornendo un cuscinetto ai lavoratori durante i periodi di crisi aziendali o settoriali.
In questo modo:

  • Si riduce la pressione sui lavoratori affinché accettino impieghi con condizioni sfavorevoli o sottopagati.
  • Si promuove un mercato del lavoro più equilibrato, con meno squilibri tra domanda e offerta.

4. Riduzione dell’impatto sociale della disoccupazione

La NASPI contribuisce a mitigare gli effetti sociali della perdita del lavoro, come l’aumento delle disuguaglianze economiche e l’esclusione sociale. Fornendo un supporto temporaneo, aiuta i lavoratori a mantenere un senso di appartenenza e dignità, limitando l’impatto psicologico e sociale della disoccupazione.

5. Incentivi al reinserimento lavorativo

La durata limitata della NASPI e la riduzione progressiva dell’importo mensile incoraggiano i beneficiari a impegnarsi attivamente nella ricerca di un nuovo lavoro.
Inoltre, il sistema spesso è integrato con politiche attive per l’occupazione, come corsi di formazione, tirocini o altre iniziative per accelerare il reinserimento nel mercato del lavoro.

In sintesi

La NASPI non è solo un aiuto economico per i lavoratori disoccupati, ma anche un pilastro per il sistema socio-economico italiano.
Favorisce il reinserimento lavorativo, riduce le disparità sociali e stabilizza il mercato del lavoro, contribuendo a creare una società più resiliente e un’economia più inclusiva.

Se hai dubbi o necessiti di aiuto per richiedere la NASPI, affidati a un patronato o consulta il sito dell’INPS per ulteriori dettagli.

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