L’importanza di redigere un corretto Documento di Valutazione dei Rischi all’interno di un’azienda

L’importanza di redigere un corretto Documento di Valutazione dei Rischi all’interno di un’azienda

25 Marzo 2019 0 Di Redazione

All’interno di un’azienda che non pone solo il profitto come focus principale della sua attività, ma tiene in particolar modo alla condizione di lavoro e alla salute dei suoi dipendenti, il tema della formazione sulla sicurezza all’interno del luogo di lavoro è considerato di importanza fondamentale.
Se vogliamo consentire una corretta programmazione delle misure di prevenzione dagli infortuni e fare in modo che tutti i lavoratori siano ben consci di quali sono le potenziali fonti di pericolo e di come comportarsi di conseguenza al fine di scongiurare il danno, il passaggio preliminare che ogni azienda deve implementare è quello di redigere correttamente un documento di valutazione dei rischi.

sicurezza sul lavoro

Meglio conosciuto anche con la sigla DVR, tale prospetto raccoglie al suo interno l’elenco di tutti i possibili pericoli presenti all’interno del luogo di lavoro, le loro probabilità di accadimento e anche l’entità del danno qualora si manifestasse, oltre alle misure di prevenzione che si devono attuare; si tratta di un documento che è obbligatorio per ogni azienda che ha almeno un dipendente lavoratore.

La redazione di questo documento è quanto mai fondamentale, poiché, una volta stabiliti quali sono i rischi, si può cercare di implementare un piano di miglioramento con le misure da attuare che consentano quanto mai di limitare la probabilità che tali rischi si manifestino realmente.

Quale soggetto è responsabile della redazione di un documento di valutazione dei rischi

In questo caso non ci sono dubbi che tale ruolo spetta al Datore di Lavoro, che non può delegare questo compito ad altri soggetti interni al complesso aziendale ma può rivolgersi a dei consulenti specializzati nel campo della sicurezza sul lavoro, che possono aiutarlo nella corretta stesura di questo documento.

Il Datore di Lavoro può anche essere accompagnato da altre figure professionali nella redazione di un DVR; esistono, infatti, dei casi stabiliti per legge che prevedono l’affiancamento da parte del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (conosciuto anche con la sigla RSPP) durante la fase di valutazione del rischio, del medico competente (che ha per esempio il compito di creare un protocollo di sorveglianza sanitaria), e del Rappresentante dei lavoratori, che viene coinvolto prima della stesura del DVR per dare dei pareri in merito, e che riceverà una copia del documento, una volta terminato, per poterlo visionare.

documento valutazione dei rischi

Cosa contiene nel dettaglio un Documento di Valutazione dei Rischi?

Prima di tutto è necessario raccogliere i dati basilari sulla nostra azienda, quindi sarà opportuno citare quanti sono gli addetti coinvolti nei processi lavorativi, che genere di compiti hanno e come si svolge nel dettaglio ogni procedimento lavorativo.

Molto importante sarà segnalare all’interno del DVR quali sono le figure che aiutano il Datore di Lavoro nel suo processo di stesura (con relativi dati anagrafici e competenze).

Solitamente un DVR deve descrivere nel dettaglio e senza tralasciare alcun passaggio, tutte le fasi di un processo lavorativo interno, elencando anche tutti i macchinari, le attrezzature e le eventuali sostanze con i quali si è soliti lavorare. A quel punto sarà necessario elencare quali sono le mansioni di ogni soggetto coinvolto, per comprendere quali possono essere i rischi che tali figure possono incontrare durante lo svolgimento del loro lavoro (a quel punto non bisogna creare un semplice elenco di possibili rischi, ma valutare proprio le probabilità che tali rischi possano manifestarsi e i danni che possono procurare).

Una volta espletati questi passaggi, sarà importante segnalare tutte le possibili procedure di sicurezza da implementare per aumentare il livello di sicurezza all’interno del luogo di lavoro.

Il documento che abbiamo da compilare può essere realizzato sia in formato cartaceo, ma ovviamente non manca la possibilità di farne una versione digitale; esistono anche numerosi modelli già pronti e standardizzati, che devono essere solo riempiti con i dati dell’azienda, ma in questi casi forse è meglio realizzarne uno totalmente nuovo, che consenta di raccontare per davvero quella che è la nostra realtà aziendale; non tutte le situazioni lavorative o anche i locali, macchinari o impianti, risultano essere uguali tra di loro.

Obblighi di cui tener conto e possibili sanzioni

Il DVR è obbligatorio per legge (trova suo fondamento nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro D.Lgs. 81/2008), e deve essere redatto entro 90 giorni dalla data di inizio di una nuova attività. Se l’azienda è operativa da più tempo e assume un nuovo dipendente, in questo caso il DVR deve essere redatto contestualmente con la sua assunzione. Solo i lavoratori autonomi e le imprese familiari possono ritenersi esenti.

L’obbligo comporta, inoltre, la possibilità di incorrere in sanzioni nel momento in cui non si redige il documento o lo si fa, ma parzialmente. Le sanzioni vanno da un minimo di 2500 euro fino ad un massimo di 6400 (comminabili al Datore di Lavoro), nei casi più gravi si può arrivare all’arresto dello stesso fino a 6 mesi. Qualora si riscontrassero violazioni ulteriori nel tempo si rischia la sospensione dell’attività stessa.

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