Site icon Gnius Economia

Cosa sono i tassi negativi sui conti correnti

Questa è una di quelle notizie che fa arrabbiare tutti.
L’amministratore delegato di Unicredit ha annunciato che inizierà a mettere tassi di interesse negativi sui conti correnti dei clienti che lasciano parcheggiati i soldi.
Chi ha capito subito di cosa si tratta si è arrabbiato non poco, e se vedremo una fuoriuscita ti tanti clienti da Unicredit sarà questo il principale motivo.

Se Unicredit procederà con questa idea sarà anche un brutto precedente, e che probabilmente si propagherà anche alle altre banche.

Cosa sono i tassi negativi

Il mio primo conto corrente, parliamo di più di 25 anni fa, aveva l’1,25% di tasso di interesse.
Questo era un premio che dava la banca che dava ai suoi nuovi clienti che la sceglievano per tenere i propri soldi.
Un tasso di interesse dell’1,25% sul conto corrente significa che per ogni 1000€ depositati per un anno la banca di dava 12,5€.
Questo era un tasso di interesse positivo, ossia ti dava in più dei soldi, che aiutavano a coprire i costi del conto corrente.

I tassi di interesse negativi sono l’opposto. La banca invece di darti dei soldi te li toglie.
Un tasso di interesse negativo dell’1% significa che per ogni 1000€ depositati in banca la stessa trattiene 10€ l’anno.

Perché la banca mette i tassi negativi sul conto corrente

Il problema che si trovano ad affrontare le banche oggi, che vogliono risolvere mettendo i tassi negativi sui conti correnti, è quello di avere grandi somme di denaro ferme.
La banca infatti guadagna quando i soldi si movimentano, in fondi di investimento, assicurazioni, investimenti in azioni e tutti quei prodotti bancari che ci inviano nelle pubblicità.
La situazione economica attuale però non è buona per i risparmiatori, e quindi pur di non rischiare non acquistano questi prodotti, ma lasciano i soldi fermi nel conto corrente.
La banca così si trova a guadagnare di meno ed avere spese sempre più alte.
Per questo l’idea di iniziare a mettere i tassi negativi sul conto corrente dovrebbe stimolare le persone a cominciare ad usare i prodotti bancari, che pur di non vedere i propri risparmi diminuire è disposto a correre qualche rischio e investirli in qualche prodotto proposto dalla banca.

A chi sono rivolti i tassi negativi

Ovviamente questi tassi negativi non saranno applicati a tutti, ma solo a quelli che hanno depositati sul conto corrente da 100.000 euro in su.
In pratica tentano di invitare chi ha parecchi soldi di utilizzarne una parte per investirli e quindi far guadagnare alla banca qualche soldo in più.
Non è logicamente molto corretto, visto che una persona decide di tenerli in banca proprio perché altri sistemi di risparmio, in questo periodo, non sembrano funzionare così bene.
Infatti le persone hanno perso fiducia, e spesso soldi, in investimenti proposti dalle banche che si sono rivelati fallimentari.

Perché è sbagliato mettere i tassi negativi sui conti correnti

Mettere dei tassi negativi sul conto corrente dei clienti privati, da un punto di vista economico, è una scelta fallimentare.
In pratica è come se la stessa banca dicesse che non è capace a far investire soldi dei clienti, e quindi deve prendere i soldi dei propri clienti per sopravvivere.
A questo punto se il correntista si trova costretto a pagare i tassi negativi sui soldi nel conto corrente, oltre che alle spese di gestione, perché deve tenere i soldi in banca?
I commenti sulla scelta di Unicredit sui tassi negativi infatti non sono positivi, ma indicano chiaramente come è una scelta poco lungimirante, e da un lato toglierà fiducia dei clienti verso Unicredit, e che forse la costringerà a superare i propri problemi con altri metodi.

Aggiornamento

Oggi una nota di Unicredit fa sapere che i tassi negativi saranno imposti solo ai conti con almeno un milione di euro in deposito.
Quindi non parla di noi comuni mortali.
fonte Repubblica.

Exit mobile version